Allevamenti: in Cina morti maiali, conigli e pesci a causa di un’ondata di calore estremo

In Cina segnalata una strage di animali morti negli allevamenti, soprattutto maiali, conigli e pesci. La causa? Il caldo eccessivo di un'ondata di calore estremo

Allevamenti: in Cina morti maiali, conigli e pesci a causa di un’ondata di calore estremo

Torniamo per un attimo in Cina. Qui a causa di un’ondata di caldo estremo è stata segnalata la morte di tantissimi animali d’allevamento. Anzi: si parla di una vera e propria strage negli allevamenti, con particolare riferimento a maiali, conigli e pesci. I media locali parlano di animali “cotti vivi”, vittime di un caldo eccessivo.

Allevamenti in Cina a rischio a causa del caldo eccessivo

allevamento pesci

Il caldo anomalo ha anche scatenato una siccità che sta mettendo a rischio tutto il bacino dello Yangtze, il Fiume Azzurro, quello più lungo dell’Asia. Il fatto è che se manca acqua nel Fiume Azzurro, a rischio sono anche le risaie del Dragone che sorgono intorno. Il che presagisce una possibile crisi alimentare.

Ma esattamente come succede anche qui da noi (vedi cosa sta accadendo al momento a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna), mentre una parte della Cina ha a che fare con un caldo e una siccità tali che anche gli animali d’allevamento stanno morendo, ecco che dall’altra (più precisamente nelle zone centrali del paese) parte le piogge intense stanno causando alluvioni, allagando i campi di grano e distruggendo i raccolti.

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E come qui da noi, la colpa di tutto è il cambiamento climatico. Già lo scorso anno la Cina aveva registrato la peggior ondata di calore della storia di sempre. A metà di agosto qui le massime superavano i 37°C. Il caldo era diventato così insopportabile che la provincia del Sichuan fu costretta a chiudere le aziende per sei giorni di seguito, in modo da risparmiare le riserve d’acqua.

Il guaio è che quest’anno rischia di replicarsi lo stesso scenario, se non peggio. In Cina già da marzo si segnalano temperature record con caldo anomalo: la paura è che le giornate di siccità e le temperature troppo alte superino quelle del 2022.

In questi giorni le temperature sono particolarmente alte nelle province del Sichuan e dello Yunnan, con diverse città che superano i 40°C. In uno scenario del genere è capibile perché anche gli allevamenti siano in affanno: per quanti sistemi di raffreddamento ci siano, le temperature record superano le capacità di questi sistemi di porvi rimedio.

Secondo lo scienziato Sheng Xia, poi, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente. L’arrivo di El Nino non aiuterà di certo. Questo perché in Cina El Nino è sinonimo di instabilità maggiore sul bacino del fiume Yangtze, cosa che può provocare inondazioni nel sud e siccità nel nord, con un’estate fredda nel nord-est.