Ancona: chiuso il noto locale Maxi-Bar per cibo scaduto e feci di piccione nel dehor

Ad Ancona è stato chiuso temporaneamente il noto bar-ristorante Maxi Bar a causa di alcune irregolarità come cibo scaduto nei frigoriferi e presenza di feci di piccione nel dehor.

Ancona: chiuso il noto locale Maxi-Bar per cibo scaduto e feci di piccione nel dehor

Andiamo ad Ancona perché qui è stato temporaneamente chiuso il Maxi-Bar, noto bar-ristorante della zona sito in via Maggini. E tutto a causa di cibo scaduto nei frigoriferi e di feci di piccione nel dehor.

La Polizia ha deciso di chiudere il bar dopo che i controlli eseguiti di concerto con l’Asur, aveva notato diverse carenze igienico-sanitarie. Oltre alla chiusura, poi, è stata comminata anche una multa del valore di 10mila euro.

Nel frigo e negli scaffali del locale, infatti, sono stati trovati 51 kg di alimenti scaduti, alcuni anche da più di due anni. E c’era anche della carne in stato di disfacimento. Da qui la decisione di partire con una multa di 7mila euro.

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Continuando i controlli, gli ispettori hanno trovato altri 30 kg di prodotti sprovvisti di etichetta e non tracciati. Inoltre mancavano le zanzariere in cucina, non era affisso il cartello con gli orari di apertura e chiusura e sui tavoli e sopra un frigorifero presenti nel dehors situato nel cortile interno del locale, c’era una notevole quantità di feci di piccioni.

In aggiunta, appena entrati nel var, gli agenti hanno notato la presenza di un ragazzo dietro il bancone, intento a mescere le bevande. Solo che era sprovvisto di regolare contratto di lavoro.

Per questo motivo, oltre alla multa, la Polizia ha disposto la chiusura temporanea del locale: potrà riaprire i battenti solo dopo aver risolto i problemi igienico-sanitari e previo sopralluogo della Polizia e dell’Asur.

Nel frattempo il titolare, Massimo Sturani, ha diramato un video messaggio su Facebook, avvisando i clienti della chiusura. Nel messaggio Sturani afferma che tornerà non appena finito il restyling e ammette che “a volte non si arriva dappertutto” (il riferimento è alla pandemia, alla guerra e alle bollette). Nel messaggio Sturani ha ammesso le proprie responsabilità, spiegando che Asur e Polizia hanno fatto il loro lavoro, come è giusto che sia.

Ha poi chiesto scusa alla clientela, spiegando che ha fatto qualche “ca..ata” e che adesso sta ripristinando anche più di quello che gli era stato chiesto. E conclude dicendo che sa benissimo che tutto ciò doveva essere fatto prima, ma ripete che semplicemente non si arriva da tutte le parti.