Antonino Cannavacciuolo multato perché non si presenta in tribunale

Antonino Cannavacciuolo non si presenta in tribunale, ma la sua giustificazione non viene accolta come legittimo impedimento. E così il giudice lo ha multato

Antonino Cannavacciuolo multato perché non si presenta in tribunale

Antonino Canavacciuolo è stato multato perché non si è presentato in tribunale. La cosa curiosa è che lui è parte dell’accusa. Anzi, la denuncia da cui è scaturito il processo legale è partita proprio da lui. Comunque sia, lo chef ha ovviamente motivato la sua assenza, ma il giudice non ha considerato come legittimo impedimento la motivazione data, il che spiega perché gli sia stata comminata la multa.

No Cannavacciuolo, essere al lavoro non è legittimo impedimento

antonino cannavacciuolo chef

Quando si è chiamati come testimoni in tribunale, sia che si faccia parte dell’accusa che della difesa, è possibile non presentarsi solo per gravi e acclarati motivi. Ed è risaputo che essere al lavoro, anche se in un’altra regione d’Italia, non rientra fra tali motivi. Se sei un libero professionista, ti devi rassegnare a perdere una giornata di lavoro che nessuno ti rimborserà. Se sei dipendente, il datore di lavoro deve concederti un giorno di permesso per recarti in tribunale. Che poi quando arrivi lì, scopri che l’udienza è stata rinviata e si erano scordati di avvisare i testimoni, facendoti così perdere una giornata di lavoro per niente, è un altro discorso.

Ma a quanto pare Cannavacciuolo la pensava diversamente, così non si è presentato in tribunale giustificando la sua assenza col fatto che stava girando Cucine da Incubo in Basilicata. Cosa che non è bastata per usufruire del legittimo impedimento e dunque multa.

Il processo in questione, fra l’altro, era partito da una denuncia dello chef. Il Tribunale di Ravenna, infatti, è impegnato in un procedimento legale che coinvolge tre ristoratori, un 63enne bresciano e due cubani di 33 e 51 anni, tutti e tre facenti capo al ristorante Saporetti di Marina di Ravenna e accusati di aver usato illecitamente il marchio di Cannavacciuolo per promuovere il loro menu di pesce.

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Accortosi della cosa, Cannavacciuolo aveva sporto denuncia e dunque ecco che lo chef è entrato a far parte dei testimoni dell’accusa. Chiamato in tribunale per l’udienza, Cannavacciuolo non si è presentato. Il giudice Federica Lipovscek pare che abbia sottolineato come “Questo Cannavacciuolo non si presenta mai”. Certo, lo chef aveva fatto inviare alla Procura una giustificazione che spiegava la sua assenza (stava girano Cucine da Incubo in Basilicata), ma il giudice ha deciso che tale giustificazione non fosse sufficiente, comminando così una multa da 300 euro.

La cosa curiosa è che proprio Cucine da Incubo sarebbe alla base di questa causa legale. La ristoratrice 33enne, infatti, aveva partecipato nel 2016 al programma di Cannavacciuolo come cameriera di un ristorante della zona di Mantova. All’epoca, come da format, Cannavacciuolo aveva lasciato delle ricette per arricchire il menu del locale.

Successivamente la donna si era trasferita a Marina e, ricordandosi di quei piatti di pesce, li aveva inseriti nel menu di pesce. Non solo: il ristorane avrebbe poi pubblicizzato quel menu usando la figura e il marchio di Cannavacciuolo (arrivando anche a mostrare il volto dello chef nel camion vela).

Solo che un commensale, incuriosito, ad un certo punto aveva deciso di telefonare a Villa Crespi per chiedere delucidazioni. E qui un Cannavacciuolo ignaro di tutto era venuto a sapere dell’utilizzo delle sue ricette, del suo viso e del suo nome in quel ristorante di Marina in cui non c’entrava nulla. Così lo chef aveva deciso di sporgere denuncia, dando così il via al processo.

Adesso la prossima udienza è fissata in autunno. Questa volta Cannavacciuolo si presenterà?