Anzio, indagini sul sindaco: ha tentato di vanificare il sequestro del ristorante di un amico

Il sindaco di Anzio, Candido De Angelis, è finito al centro di un'inchiesta per aver tentato di vanificare il sequestro del ristorante di un amico.

Anzio, indagini sul sindaco: ha tentato di vanificare il sequestro del ristorante di un amico

Hanno sequestrato le verande nel ristorante dell’amichetto? Non c’è problema: qualche telefonata alle persone giuste e si risolve tutto – specialmente se le cosiddette “persone giuste” fanno parte, come sostengono gli inquirenti, a una locale di ‘ndrangheta. Ci stiamo riferendo a quanto sta accadendo in quel di Anzio, dove le ombre del sospetto si stanno stringendo sempre più attorno al sindaco leghista Candido De Angelis, monitorato dagli agenti delle forze dell’ordine nel contesto dell’inchiesta Tritone. De Angelis, di fatto, non ha esitato ad alzare la cornetta per contestare il sequestro delle verande esterne di Romolo al posto, famoso ristorante del posto, già noto per essere rimasto coinvolto nelle indagini della Dda sui clan rom Di Silvio e Travali.

ristorante

Importante notare, prima di proseguire, che di fatto De Angelis è per di più titolare di una ditta di prodotti ittici che rifornisce lo stesso Romolo al porto. I primi contatti risalgono al settembre del 2018, quando Walter Regolanti – titolare del ristorante in questione – chiama il primo cittadino, già indagato con l’ipotesi di scambio elettorale politico-mafioso. “Scusa se ti chiamo da Ibiza” esordisce Regolanti. “Ma mentre sto in vacanza mi stanno sigillando il ristorante i vigili un’altra volta… sempre di nascosto e sempre quando non ci stiamo noi”. La risposta di De Angelis è semplice: “Chiama Ierace”. Ancora Regolanti: “Grazie, un bacione”. Chi è Ierace? Semplice: l’allora comandante della polizia locale. “Si sindaco” dice questi, dopo essere stato contattato da De Angelis “guardi ci sono stati tre solleciti che io non ho visto, l’ultimo da parte dell’ufficio tecnico, e quindi sono andati a verificare… le ordinanze dell’ufficio tecnico su sollecito dell’ufficio tecnico hanno fatto tutto il resto. Poi ne parliamo”. Il sindaco, però, non demorde: “Ma non se pò annullà?”.

carabinieri

La prossima chiamata di De Angelis viene fatta all’assessore alle politiche del territorio Gianluca Mazzi. “Ma scusa n’attimo no … (bestemmia) amo deciso de fare il regolamento delle aree pubbliche” spiega il sindaco. “Er 3 settembre Ermini manna a sequestrà n’artra vorta e verande. Chiama Ierace e famme risolve sto problema”. Gli sforzi del primo cittadino sono andati a “buon” fine: secondo i rapporti dei Carabinieri il ristorante era regolarmente aperto in data 27 settembre.

In altre parole, gli indizi non lasciano scampo: “Nel corso delle indagini è stata documentata la condotta illecita del sindaco” si legge nei rapporti ” il quale, violando i principi cui deve conformarsi l’attività amministrativa, abusando della propria qualità di pubblico ufficiale, ha procurato a sé e ad altri un ingiusto profitto, intervenendo nei confronti della polizia locale rea di aver apposto dei sigilli ad una attività commerciale di ristorazione, per violazioni amministrative”.