Dimmi cosa cerchi su Google e ti dirò chi sei, potremmo dire citando il noto proverbio di Brillat-Savarin, il gastronomo francese autore di Fisiologia del gusto, testo imprescindibile per tutti gli appassionati.
E con tutti i dati che passano dai server del colosso di Mountain View, che ce ne rendiamo conto o no e che ci piaccia o meno, la fotografia scattata dall’annuale campagna “un anno di ricerche” è sicuramente accuratissima: Google da parte sua mantiene il tutto molto superficiale ed innocente, certamente per non trasmettere il concetto di quanto la sua conoscenza delle nostre vite sia spaventosamente invasiva, e le categorie sono le più generiche possibile, ma qualche curiosità emerge comunque, dai personaggi famosi alla situazione geopolitica fino, inevitabilmente, al cibo.
Il 2025 dell’Italia attraverso i trend di Google

Il personaggio più googlato dagli italiani è stato il cantautore Lucio Corsi, seguito dal collega Olly e dal tennista Lorenzo Musetti, mentre tra i personaggi salutati nel corso dell’anno quello a cui sono state dedicate più ricerche è stato Papa Francesco, con Pippo Baudo ed Eleonora Giorgi sul podio. Scorrendo le liste, si trovano spunti davvero interessanti: nella sezione dedicata ai “perché?”, la questione più ricercata è “Perché Israele ha attaccato l’Iran?” laddove la stessa domanda, contestualizzata però su Gaza, è solo settima, ben al di sotto di un’altra faccenda fondamentale: “Perché Olly non va all’Eurovision?”.
Pur essendo ben lontani dall’annuale report sui dati degli utenti di Pornhub (quello sì specchio sociale davvero impietoso), anche nella pudicizia di Google un dato pruriginoso emerge: il significato più cercato è quello di “parafilia”, attrazione sessuale verso oggetti o attività atipiche, in una lista in cui troviamo anche “Si na pret”, perché Sanremo è Sanremo.
Sul fronte culinario, tradizione ma non troppo, perché il cibo è ormai oggetto di trend social tanto quanto i balletti su TikTok. La ricetta più cercata è quella del Casatiello napoletano, seguito da un’altra specialità pasquale, la Colomba, e da un trend che, come tale, ci eravamo giustamente dimenticati: le “uova alla Jova”, albumi montati, pennellati di tuorlo e passati in forno, a cui Lorenzo Cherubini ha dato 15 minuti di celebrità social. Non mancano i Crumbl Cookies e i “Biscotti di Squid Game”, i Dalgona Biscuits in cui i malcapitati giocatori dovevano ritagliare una forma.
Ma la curiosità -e la passione- per il Casatiello non si fermano alla ricetta: ritroviamo il ricco panificato partenopeo anche nella sezione “come fare in cucina” in sesta posizione e appena sopra la pastiera, in una sezione che vede sul podio le ricerche sulle chiacchiere di carnevale, i capperi sotto sale e il kefir fatto in casa. Non solo, il casatiello si piazza in classifica anche nella più generica sezione “come si fa?” in ottava posizione, insieme ad altre voci food come il porridge (primo posto) il caffè freddo e la zuppa di cozze, oltre ad un inquietante secondo posto in cui gli italiani si chiedono “come si fa la tanatoprassi?” augurandoci che non cerchino tutorial per fare certi lavori in casa, risparmiando sulle onoranze.
Che vi ci ritroviate o no, e che apprezziate o meno l’esito, Google ha parlato e i dati sono indiscutibili, e disegnano un’Italia tra tradizione e viralità.
