Baccalà e stoccafisso, i consumi al ristorante aumentano del 16%

L'Italia si conferma come uno dei principali mercati per il baccalà e lo stoccafisso: nell'ultimo triennio i consumi fuori casa sono aumentati del 16%.

Baccalà e stoccafisso, i consumi al ristorante aumentano del 16%

In Italia consumi al ristorante – o più in generale nel fuori casa – di stoccafisso e baccalà sono aumentati del 16% nel lasso di tempo compreso tra giugno 2019 e giugno 2022: si tratta di quanto emerso da una recente indagine redatta dal Norwegian Seafood Council in occasione dell’annuale seminario sullo stoccafisso e il baccalà norvegese organizzato presso l’Acquario di Genova; in cui l’Italia ancora una volta si è confermata come uno dei principali mercati di questi particolari prodotti. Basti pensare, infatti, che un terzo degli abitanti dello Stivale affermano con sicurezza di conoscere le differenze tra queste due specialità, riconoscendoli per di più come prodotti sani e di qualità.

È interessante notare, inoltre, che stando ai dati di ricerca redatti da NielsenIQ questa percentuale salga in particolare nel contesto delle regioni settentrionali, con gli abitanti del Veneto e della Liguria che spiccano per la propria passione per stoccafisso e baccalà.

“Oggi i consumatori” ha commentato a tal proposito Gunvar Lenhard Wie, direttore Italia del Norwegian Seafood Council “sono sempre più guidati nella scelta di acquisto di prodotti ittici dall’origine del cibo, dal modo in cui viene prodotto e dal rispetto dei criteri di sostenibilità. E proprio grazie alla nostra esperienza e alle tecnologie avanzate di cui disponiamo in Norvegia, possiamo promuovere uno sviluppo sicuro e sostenibile delle nostre attività.”