Balzi Rossi: è mancata Pina Beglia, fondatrice dello storico ristorante ligure

Giuseppina Beglia, fondatrice dello storico ristorante di Ventimiglia "I Balzi Rossi", è mancata: Enrico Marmo la ricorda con un messaggio.

Balzi Rossi: è mancata Pina Beglia, fondatrice dello storico ristorante ligure

Si può davvero spegnere un pezzo di storia? Questa la domanda che sorge spontanea dopo aver appreso della scomparsa di Giuseppina Beglia, fondatrice dello storico ristorante I Balzi Rossi di Ventimiglia: il locale venne inaugurato nell’ormai lontano 1982 insieme al marito Andrea, e raccolse ben due stelle Michelin conquistando un posto di onore nella cornice della ristorazione regionale, nazionale e mondiale. Una storia gloriosa quella de I Balzi Rossi, non c’è alcuna ombra di dubbio, ma anche vagamente travagliata; che ha visto Pina cedere la sua creatura nelle mani di una gestione poi rivelatasi deludente e poi riprenderla per riportare il locale agli “antichi” fasti dopo una breve ma pericolosa permanenza sull’orlo della chiusura.

Il messaggio di Enrico Marmo

balzi rossi

A dare l’annuncio della scomparsa di Beglia è lo stesso Enrico Marmo, suo “discepolo” approdato alla corte di Ventimiglia dopo l’esperienza fruttuosa presso il ristorante a una stelle Michelin All’Enoteca di Canale (provincia di Cuneo) di chef Davide Palluda; tramite un post pubblicato su Instagram in concomitanza con la pagina del locale stesso.

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“Ciao Pina, è arrivato il momento che non avremmo mai voluto vivere né tanto meno raccontare. Quello dei saluti” si legge nel post, accompagnato da una foto dove vediamo Pina, sorridente e allegra, appoggiarsi a una spalla dello stesso Enrico Marmo. “Quello in cui tu vai e noi restiamo qui a seguire la strada che tu hai aperto per noi”.

“La strada che hai aperto per noi”. Lo ripetiamo ancora una volta: come si fa a spegnere un pezzo di storia? L’impronta, la visione, i successi di Pina abiteranno per sempre lo spazio de I Balzi Rossi e la memoria delle sue cucine – fornelli e addetti a questi ultimi naturalmente compresi.

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“Hai dedicato una vita intera alla cucina, hai fatto la storia della ristorazione” continua il messaggio di Marmo. “La tua caparbietà è dote rara. Hai cresciuto cuochi che oggi seguono le tue orme e accendono i tuoi stessi fuochi. Hai creduto in te stessa prima che chiunque altro lo facesse. Ora sei la stella più bella del firmamento e seppure prematuramente hai raggiunto tanti altri grandi chef che hanno fatto la storia della cucina italiana. Non ti dimenticheremo mai”.

Innumerevoli i riconoscimenti: le già sopracitate due stelle Michelin, la Clé d’Or, del 1992 la prima conferita all’estero da Gault e Millau, il Cordon d’Or di Monaco, del 1994; e ancora l’onore di avere potuto preparare i pranzi ufficiali al G8 di Genova.