Sul codice dei colori non si scherza: è tribù, è codice per capire chi è con noi e chi contro, è – nei casi più imbarazzanti – fede. Parliamo del mondo del calcio, naturalmente. Domenica a Manchester si è giocato il derby: City contro United, Sky Blues contro Red Devils, azzurro contro rosso. Un barista dello stadio indossava una maglia rossa. Lo stadio era azzurro.
Sul codice dei colori non si scherza, dicevamo. L’occhio del Manchester City – padroni di casa, per l’appunto – ha notato la trasgressione e distribuito una punizione: licenziamento in tronco. Corretto? Esagerato? Parliamone.
“Abiti inappropriati sul luogo di lavoro”
Ad aggiungere una straordinaria dose di tragicomicità al tutto è il campo di gioco. A muovere gli ingranaggi è stato tale Mataniels, che ha preso la vetrina dei social per denunciare il fattaccio: “Che buffonata @ManCity, lasciare che uno dei baristi indossi una maglia dello United!”, si legge su Twitter. In allegato c’è la foto del nostro camaleontico protagonista, paparazzato nell’atto di porgere una pinta a un cliente qualsiasi.
Non c’è dubbio sulla fede espressa dalla maglia incriminata – lo stemma dello United è perfettamente visibile. L’account ufficiale del City ha preso la palla al balzo: “Grazie per averci informato. Possiamo confermare che questa persona è stata rimossa dal suo incarico“.
La storia potrebbe apparire quasi patetica – licenziare qualcuno per una maglietta da calcio? Spostando il tutto dall’ambiente dello stadio e portandolo in quello di una qualsiasi altra azienda, però, il quadro si fa (forse) più nitido: sarebbe opportuno per un dipendente della Coca Cola andare a lavoro con una t-shirt della Pepsi?
Il nostro protagonista, al di là dell’epilogo, non ha avuto la più brillante delle idee. C’è chi potrebbe sostenere che la punizione sia troppo severa, però: spulciando internet abbiamo trovato, in risposta, la testimonianza di un qualcuno che lavorato in entrambi gli stati di Manchester per otto anni.
“È previsto dal contratto di lavoro non indossare le maglie delle squadre avversarie nei giorni delle partite” spiega il nostro anonimo. “Il ragazzo ha provato a fare qualcosa di simpatico e gli è andata male, ma mi viene difficile dispiacermi. Il contratto parla chiaro”. Il nostro takeaway? Grandissima opportunità di marketing mancata per lo United.