Barletta, barista ucciso a colpi di pistola: un indagato si avvale della facoltà di non rispondere

Nella serata di lunedì il proprietario di un bar di Barletta è stato ucciso a colpi di pistola: la Polizia ha fermato un sospettato.

Barletta, barista ucciso a colpi di pistola: un indagato si avvale della facoltà di non rispondere

Nella serata di lunedì 18 aprile, il proprietario di un bar nella periferia di Barletta, in Puglia, è stato ucciso da tre colpi di pistola esplosi direttamente all’interno del suo locale. Le forze dell’ordine locale si sono immediatamente attivate per coordinare le indagini e, dopo aver consultato le immagini registrate da alcune delle telecamere di videosorveglianza installate nei paraggi, hanno individuato un uomo di 32 anni come principale sospettato dell’omicidio.

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Gli agenti di Polizia sono dunque intervenuti per fermarlo e arrestarlo ma, una volta giunti in tribunale, l’indagato in questione ha comunicato la sua volontà di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande poste dal Gip in occasione dell’interrogatorio di garanzia. L’uomo, che è tuttora assistito dal suo difensore, l’avvocato Claudio Croce, continuerà in ogni caso a restare sotto custodia poiché il Tribunale di Trani, dopo averlo ascoltato, ha deciso di convalidare il fermo.

“Aspetteremo ulteriori indagini che verranno svolte dalla Procura e decideremo qual è la strada da intraprendere” ha commentato a tal proposito l’avvocato Croce. “C’è una persona che è deceduta e ci sono anche i familiari e penso che in questo momento siano particolarmente sofferenti e non vorrei rendere ulteriori dichiarazioni, il processo lo faremo nelle aule di giustizia”.