Belgio: la birra non venduta durante il lockdown diventerà un distillato

In Belgio la birra di quattro birrifici di Bruxelles rimasta invenduta a causa del lockdown non verrà sprecata: sarà trasformata in distillato.

Belgio: la birra non venduta durante il lockdown diventerà un distillato

Se vi state chiedendo cosa ne farà il Belgio della birra non venduta durante il lockdown, vi rassicuriamo subito: non andrà buttata via, ma diventerà un distillato. Almeno, questo è quanto capiterà con la birra di quattro birrifici di Bruxelles.

In pratica quattro birrifici hanno deciso di unire insieme i fusti che sono rimasti invenduti e hanno creato un distillato, il Smells like Brussels spirit. Si tratta di un superalcolico da 37,5 gradi che è stato realizzato usando pure il fiore dell’iris, per omaggiare il simbolo della città.

Si parla di più di 1.000 litri di birra fermentata che, non essendo stata venduta durante il lockdown, sono diventati un distillato. Un po’ come accaduto in Irlanda con la Guinness, solo che qui l’azienda ha deciso di trasformare l’invenduto in fertilizzante per gli alberi di Natale.

Per quanto riguarda il nuovo superalcolico, ricorda sia il Gin che il Peket, un distillato tipico del Belgio che viene prodotto con bacche di ginepro. Il tutto verrà aromatizzato con pepe e fiore di iris. Questi i quattro birrifici che hanno aderito all’iniziativa:

  • Brussels Beer Project
  • En Stoemelings
  • La Source
  • No Science

Sébastien Morvan di Brussels Beer Project ha spiegato che l’idea è saltata fuori perché durante il lockdown tutti i bar erano chiusi in Belgio e i birrifici avevano tutti quei fusti avanzati che non potevano vendere. Ma non solo: non sapevano neanche se e quando avrebbero potuto venderli. Per evitare di far invecchiare la birra, hanno così deciso di riproporla creando un distillato superalcolico.

Adesso tutto sta nel vedere se i membri superstiti dei Nirvana approveranno il nome dato a questo distillato.