Belgio: supermercati razionano gli acquisti di farina e olio di semi

Anche in Belgio i supermercati hanno deciso di razionare gli acquisti di farina e olio di semi: se ne potranno comprare solo poche confezioni a testa.

Belgio: supermercati razionano gli acquisti di farina e olio di semi

Esattamente come accade anche in molti supermercati qui da noi in Italia, anche i supermercati del Belgio hanno deciso di razionare la vendita di farina e olio di semi. E questo mentre in Russia i supermercati di Mosca sono stati presi d’assalto con liti scatenate dall’acquisto di zucchero, olio e farina.

A dire il vero anche in Belgio al momento non ci sono problemi di approvvigionamento per quanto riguarda la farina e l’olio di semi. O meglio: non ce ne sono per quanto riguarda le scorte, ma il problema sono i clienti che, come successo anche qui da noi, hanno letteralmente fatto incetta di queste materie prime. Un po’ come successo con lo scoppio della pandemia, quando gente che non aveva mai impastato neanche la sabbia al mare ha comprato kg di lievito senza sapere, poi, cosa farci. Ecco: adesso comprano litri di olio di semi, manco dovessero friggere tutte le mattine a colazione le fette biscottate con la marmellata.

Ma torniamo in Belgio: visto che anche qui i clienti stanno facendo scorte (scordandosi che pure la farina scade e che se ne comprano kg e kg senza usarla fra un po’ si troveranno per le mani tante belle tarme), ecco che le principali catene di supermercati della GDO hanno deciso di razionare le quantità comprabili. In pratica ciascun consumatore potrà comprare solamente due bottiglie d’olio e due sacchi di farina a testa.

A dare il via al razionamento sono state le catene Colruyt e Lidl, a cui si sono presto aggiunti Aldi e Carrefour. Il fatto è che in Belgio inizialmente si temeva lo svuotamento degli scaffali a causa dell’aumento del pane, ma alla fine si sono trovati di fronte alla paura incontrollata della gente di rimanere senza farina. Da qui la decisione di ricorrere al razionamento per evitare la corsa agli accaparramenti di beni essenziali oltre i limiti del necessario.

La prima catena di supermercati a decidere il razionamento è stata Colruyt, la quale ha provato a rassicurare i clienti dicendo che al momento non c’era nessuna carenza, ma che i consumi erano più alti del normale.

Successivamente si è aggregata anche Lidl che ha dovuto imporre restrizioni su olio, verdure in scatole e carta igienica (forse necessaria a causa di tutta quella improvvisa “frittura”?).

Poi è toccato ad Aldi: qui sarà possibile comprare massimo tre confezioni di olio, grano e farina. Un portavoce ha sottolineato che il loro fornitore al momento non ha problemi di produzione, ma l’aumento improvviso delle vendite rischia di bloccare la catena di approvvigionamento.