Benito Mussolini sulle bustine di zucchero al bar, per “goliardia”

Benito Mussolini sulle bustine di zucchero al bar, per “goliardia”

È stata solo goliardia. Si giustificano così i gestori del “Bar Nerini” di Bologna, finiti sui giornali perché servono, accanto al caffè, bustine di zucchero con l’immagine di Benito Mussolini.
Oltre al faccione del Duce, sulle bustine incriminate anche le sue frasi iconiche, come “Chi osa vince”, “Molti nemici molto onore”.

“Sì, lo so, una volta una signora giovane è venuta qui a prendere il caffè, ha guardato le bustine, mi ha chiesto: ‘È una cosa seria?’. Poi ha scosso la testa e se n’è andata. Pazienza, immagino non ami le battute. Ognuno la pensa come gli pare, c’è libertà di parola”, ha raccontato il gestore del Bar a La Repubblica Bologna. “La mia è soltanto una goliardata – ha proseguito il proprietario – nella mia famiglia sono tutti rossi, ho anche parenti partigiani che oggi, vedendo la situazione politica, si rivolterebbero della tomba. Mi permetto solamente di scherzarci sopra, ma a livello bonario, la guerra non è bella e ormai è finita”.
Eppure, riporta l’Ansa, anche vicino alla macchina del caffè c’è il viso del Duce con sotto la scritta “Me ne frego”.

Insomma, pare un po’ più di una goliardata, soprattutto in un momento storico in cui il fascismo sembra essere un’opinione sdoganata: è proprio di questi giorni la notizia delle defezioni al Salone Internazionale del Libro di Torino a causa della presenza dell’editore dichiaratamente fascista Altaforte. E per commentare le bustine da zucchero fasciste, prendiamo in prestito le parole di uno degli editori che per questo ha rinunciato alla partecipazione al Salone, la casa editrice per famiglie Giovani Genitori che, per motivare la sua scelta, ha usato le parole dello scrittore americano Jonathan Safran Foer: “Se niente importa, allora non c’è niente da salvare”. Ecco, caro gestore, a noi sembra ancora che le scelte abbiano importanza. Se non ce l’hanno per lei, ci permettiamo di farle notare che no, la guerra non è bella, e non dovrebbe essere bello neanche scherzarci sopra, alla faccia della goliardia.

[Fonte: Repubblica Bologna, Ansa | Immagine: Wikipedia]