“Beppe Bigazzi non era malato, si è lasciato morire” dice lo chef Paolo Tizzanini

Nessuna malattia terminale, ma un uomo che ha deciso consapevolmente di lasciarsi morire: a dirlo è un caro amico di Bigazzi.

“Beppe Bigazzi non era malato, si è lasciato morire” dice lo chef Paolo Tizzanini

Beppe Bigazzi non era malato, si è lasciato morire”: a chiarire la situazione con tutti coloro che parlavano di una lunga malattia per Beppe Bigazzi, morto qualche giorno fa, è l’amico di sempre, Paolo Tizzanini, chef del ristorante L’Acquolina di Terranuova Bracciolini e collega di Bigazzi, che in un’intervista rilasciata a Fanpage parla della loro “amicizia sincera” e della “stima profondissima” che provava nei confronti di un “uomo di grande cultura, che ha ricoperto cariche importantissime, che conosceva personaggi che hanno rivestito ruoli fondamentali, addirittura due presidenti degli Stati Uniti”.

Tizzanini parla dei funerali privati, voluti da Beppe Bigazzi con appena venti persone: i figli, la moglie, i parenti stretti e una manciata di amici. Ma ci tiene a sottolineare che Bigazzi non era malato: “Aveva avuto un problema di salute di quelli che capitano a chi ha 80 anni ma l’aveva superato abbastanza bene. La mia impressione è che abbia voluto morire. Aveva smesso di mangiare. La sua non era la cartella clinica di un malato terminale. Non lottava contro alcun male. Ha scelto di lasciarci in modo sereno. Non era intubato o gravemente malato”, ha raccontato Paolo Tizzanini nella sua intervista.

“È una persona che ha avuto il coraggio di decidere per se stesso fino all’ultimo e va rispettato anche per questo”, ha dichiarato lo chef a Fanpage.

[Fanpage]