Brachetto d’Acqui, nonostante la vendemmia anticipata ci sono “ottime prospettive”

Il Brachetto d'Acqui non si fa fermare dalla siccità, e nonostante i timori dovuti alla vendemmia anticipata promette una grande annata.

Brachetto d’Acqui, nonostante la vendemmia anticipata ci sono “ottime prospettive”

Vero, temperature da record e una siccità impietosa hanno fatto anticipare di parecchio la vendemmia, ma il Brachetto d’Acqui non pare avere accusato eccessivamente il colpo: secondo le dichiarazioni dello stesso Consorzio Vini d’Acqui, infatti, “I presupposti per imbottigliare ottimi vini ci sono tutti”. I timori, ovviamente, c’erano: la crisi idrica ha seminato danni in tutto il panorama agroalimentare, determinando gravi tagli produttivi e costringendo gli operatori del settore a manovre di emergenza come la sopracitata vendemmia anticipata, che nella fattispecie del Brachetto è cominciata appena dopo Ferragosto.

uva

I grappoli, come anticipato, sono però perfetti “e la raccolta promette davvero bene”, racconta Paolo Ricagno, presidente del Consorzio, sulla base delle analisi più recenti, confortate dai test sulle campionature in vigna recentemente eseguiti dai tecnici del laboratorio del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti, che operano anche per varie tipologie di vigneti piemontesi. Analisi che per l’appunto hanno evidenziato una fase di maturazione perfetta, con livelli di concentrazione ideali di zuccheri, profumi e acidità – ingredienti che fanno di fatto sperare in una grande annata. “Ci aspettavamo viti stressate dalla mancanza d’acqua e in alcune aree è stato così” ha spiegato a tal proposito l’agronomo Daniele Eberle “ma in generale il vigneto è apparso meno in crisi idrica del previsto”.