Brasile: campione di Jiu-jitsu ucciso da un poliziotto in un bar, scoppiano le rivolte

Leandro Lo, campione di Jiu-jitsu, è stato ucciso a colpi di pistola da un poliziotto in un bar di San Paolo, Brasile.

Brasile: campione di Jiu-jitsu ucciso da un poliziotto in un bar, scoppiano le rivolte

Leandro Lo era una leggenda del Jiu-jitsu: all’età di 33 anni aveva già conquistato il titolo di campione del mondo di questa particolare disciplina per ben otto volte. Nella notte tra i 6 e il 7 agosto il campione si trovava in compagnia di alcuni suoi amici all’Esporte Clube Sierio nella zona sud di San Paolo, in Brasile, quando uno dei clienti del bar in questione, evidentemente ubriaco, ha preso a discutere animatamente proprio con lui. In pochi istanti le parole sono poi sfociate nella violenza, con l’uomo di cui sopra che ha tentato di usare una bottiglia come arma contro il lottatore che, chiaramente, è riuscito a immobilizzarlo senza troppi problemi.

pistola

Tutto sembrava essersi risolto per il meglio: Lo ha aspettato che l’aggressore si calmasse e, una volta sinceratosi delle sue condizioni, l’ha finalmente lasciato andare. Quest’ultimo, tuttavia, ha tirato fuori una pistola e fatto fuoco, colpendo il lottatore alla testa. Nel panico generale l’aggressore è poi riuscito a fuggire – anche se non prima di aver preso a calci la sua vittima inerme – mentre Lo è mancato poco più tardi nell’ospedale cittadino. La testimonianza di alcuni presenti, tuttavia, ha permesso alle forze dell’ordine di risalire all’identità dell’assassino: si tratta del tenente Henrique Otavio Oliveira Velozo, agente della polizia militare locale.

Una scoperta che, di fatto, ha generato il caos per le strade di San Paolo: decine e decine di amici, conoscenti e fan di Leandro Lo hanno organizzato proteste contro la polizia brasiliana, dove una parola spicca in maniera ben più atroce rispetto alle altre – “Assassino”. Velozo si è costituito ai suoi superiori nella giornata di domenica 7 agosto, ed è stato infine arrestato per omicidio.