Buoni pasto nella manovra: ridotte le esenzioni per i cartacei

Nella nuova manovra finanziaria c'è spazio anche per i buoni pasto, con le esenzioni per i cartacei che scendono, e quelli per gli elettronici che salgono.

Buoni pasto nella manovra: ridotte le esenzioni per i cartacei

Nella nuova manovra finanziaria c’è spazio anche per i buoni pasto. Nello specifico – stando a quello che si legge nel documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles – l’intenzione del governo è quella di ridurre le esenzioni per i ticket restaurant cartacei e incrementare quelle per le versioni elettroniche.

Al momento la legge italiana in vigore dice che i buoni pasto non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente – e quindi non sono tassate – fino alla soglia di 5,29 euro al giorno, oppure 7 euro nel caso dei ticket elettronici.

Con la finanziaria 2020, il limite di 5,29 euro dovrebbe essere abbassato a 4 euro, mentre salirebbe da 7 a 8 euro quello per i ticket elettronici. In pratica, pare evidente che la legge di bilancio 2020 voglia favorire l’utilizzo dei buoni pasto elettronici.

Una notizia che non può fare altro che dividere: i dipendenti che utilizzano i buoni da 5,29 euro potrebbe infatti storcere il naso, mentre avranno di che “esultare” quelli che, invece, sono abituati a fare affidamento sui ticket elettronici.