Buoni spesa 2022: come funzionano? Dove fare domanda?

Stanno tornando i bandi per i Buoni Spesa 2022: ecco come funzionano e dove fare domanda per poterli ottenere.

Buoni spesa 2022: come funzionano? Dove fare domanda?

Attenzione: stanno per tornare i bandi relativi ai Buoni Spesa 2022 da richiedere al proprio Comune per l’acquisto di beni di prima necessità. Tuttavia è bene capire subito a chi spettano, come funzionano, dove presentare la domanda ed entro quando presentarla.

I Buoni Spesa 2022 sono un contributo concesso per acquistare beni di prima necessità, inclusi cibo, medicinali, prodotti per l’igiene personale e detergenti per la pulizia della casa. Tuttavia con i Buoni Spesa non potranno essere acquistati:

  • alcolici
  • prodotti per la bellezza
  • cibo per animali domestici

In totale verranno stanziati 500 milioni di euro e ciascun contributo potrà andare dai 100 ai 600 euro. Saranno i singoli Comuni a stabilire requisiti e importi, anche basandosi sui fondi che hanno a disposizione. Inoltre i Buoni potranno essere spesi solo ed esclusivamente nei negozi convenzionati.

spesa

Questi Buoni Spesa potranno essere erogati a famiglie, coppie o anche single con redditi bassi e che non abbiano altri sostegni pubblici. Il che vuol dire che chi riceve il Reddito di Cittadinanza, è in cassa integrazione o beneficia del sussidio di di disoccupazione Naspi non hanno diritto a richiedere anche i Buoni Spesa.

In base alla composizione del nucleo famigliare, alla presenza di figli con handicap e al valore Isee, verrà stabilito di volta in volta l’importo dei Buoni Spesa. Visto che ciascun Comune applica i suoi requisiti (ivi inclusa la scadenza di presentazione domanda), bisognerà contattare il proprio Comune per chiedere lumi in merito alla domanda di presentazione. Ogni Comune dovrà pubblicare il proprio bando di richiesta fornendo tutte le indicazioni del caso.

È bene anche specificare che la domanda potrà essere presentata da un solo membro del nucleo famigliare (e attenzione alle dichiarazioni false: si rischiano multe salate). Inoltre alcuni Comuni hanno organizzato delle graduatorie, mentre altri andranno semplicemente fino ad esaurimento fondi.