Burger King e Pret offrono cibo ai rifugiati dell’Afghanistan all’aeroporto

Negli aeroporti del Regno Unito Burger King e Pret offrono cibo ai rifugiati dell'Afghanistan in arrivo con i voli charter.

Burger King e Pret offrono cibo ai rifugiati dell’Afghanistan all’aeroporto

Andiamo nel Regno Unito perché qui Burger King e Pret offrono cibo ai rifugiati dell’Afghanistan giunti in aeroporto da Kabul sui voli charter.

Il Governo inglese, infatti, ha stretto un accordo con diversi partner commerciali negli aeroporti del Paese per garantire che i profughi siano nutriti e rifocillati al loro arrivo, prima di essere trasferiti negli hotel nelle vicinanze.

Un portavoce del Ministero degli Interni ha spiegando che tutti i rifugiati riceveranno il cibo di cui hanno bisogno, rispettando anche tutte le esigenze dietetiche e religiose individuali.

Burger King

In Gran Bretagna è previsto che arriveranno circa 25mila rifugiati. Ma Burger King e Pret non sono gli ultimi. Giovedì scorso un ristorante palestinese locale ha fornito circa 600 pasti caldi agli arrivi a Manchester dopo aver collaborato con l’organizzazione benefica Islamic Relief UK.

Zia Salik, responsabile della raccolta fondi di Islamic Relief, ha spiegato che con l’arrivo di voli pieni di rifugiati afghani nel Regno Unito, la loro organizzazione si sta muovendo rapidamente insieme ai loro partner per garantire che coloro che sono atterrati si sentano accolti e supportati all’arrivo.

In ciascun aeroporto, il Governo, le autorità locali, quelle aeroportuali e le varie ONG stanno collaborando per garantire che i profughi abbiano accesso subito a cibo, attrezzature mediche e prodotti per l’igiene.

L’aeroporto di Birmingham, per esempio, ha dichiarato di aver lavorato instancabilmente in tale direzione. Sia l’aeroporto che le associazioni di volontariato hanno garantito finora migliaia di pasti, con fornitura costane di cibi caldi e freddi, frutta e snack, a disposizione dei passeggeri a seconda delle loro esigenze. Hanno anche allestito una sala di preghiera e hanno messo a disposizione dei profughi coperte, prodotti per l’infanzia, vestiti, medicinali e articoli da toeletta.