Burger King testa la sua prima dark kitchen a Londra

Burger King ha deciso di testare a Londra la sua prima dark kitchen, per venire incontro alle nuove esigenze dei consumatori a causa della pandemia da Coronavirus.

Burger King testa la sua prima dark kitchen a Londra

Sembra che Burger King abbia deciso di testare la sua prima dark kitchen. Dove? Ma a Londra. La scelta è stata motivata dal fatto che, a causa della pandemia da Coronavirus, è aumentata a dismisura la richiesta di consegne a domicilio.

Le dark kitchen sono locali dove il cibo viene preparato solamente per il delivery. Attualmente questa dark kitchen di Burger King (nata con la collaborazione di Food Stars, azienda del settore guidata dall’ex capo di Uber, Travis Kalanick) ha visto la luce a Kentish Town: se avesse successo vorrebbe dire poter servire circa 400mila clienti nella zona nord di Londra.

In realtà Burger King non è certo la prima catena di ristoranti che ha deciso di provare la via delle dark kitchen. Anche Wagamama e Rosa’s Thai Kitchen hanno lanciato le proprie dark kitchen per cercare di soddisfare la crescente domanda di food delivery.

Alasdair Murdoch, AD di Burger King nel Regno Unito, ha dichiarato che sanno benissimo che i consumatori considerando i servizi di consegna del cibo come un vero e proprio aiuto durante questi tempi difficili e che i piatti da asporto hanno portato gioia in tutto il paese.

L’apertura della prima cucina di Burger King dedicata solamente alle consegne segna un’espansione importante di questo prezioso servizio.

Bisognerà adesso vedere come andrà questo test visto e considerato che nel Regno Unito dal 17 maggio sarà possibile mangiare anche dentro pub e ristoranti.

[Crediti | Independent]