Caccia: nuove regole in Piemonte, sette nuove specie cacciabili

Sette nuove specie cacciabili in Piemonte e meno restrizioni per i Cacciatori: arrivano le modifiche alle leggi sulla caccia della Regione, inserite nell'Omnibus collegato al decreto "Riparti Piemonte”.

Caccia: nuove regole in Piemonte, sette nuove specie cacciabili

Sono sette le nuove specie cacciabili secondo le nuove regole per la caccia in Piemonte. Le variazioni al regolamento sono state inserite all’interno dell’Omnibus collegato al decreto “Riparti Piemonte”, e dunque sono state approvate in Consiglio regionale a larga maggioranza. Resta da capire cosa c’entri la caccia con la ripartenza della Regione nel dopo – Covid, ma indubbiamente le modifiche sono state salutate con il plauso dei cacciatori, dopo che la giunta Chiamparino aveva limitato molto, con una legge del 2018, le possibilità venatorie nella Regione.

Per esempio, per quanto riguarda l’apertura della stagione di caccia, vigeva il divieto di cacciare nelle domeniche di settembre, mentre con le nuove norme si potrà tornare a farlo, anche se il divieto rimane comunque nelle prime due domeniche di settembre.

Inoltre, con le modifiche approvate, si potranno nuovamente cacciare sette nuove specie (i cacciatori chiedevano la reintroduzione di 16 specie diverse): Fischione, Canapiglia, Codone, Marzaiola, Folaga, Allodola e Pernice Bianca. Restano invece vietate Mestolone, Porciglione, Frullino, Pavoncella, Combattente, Moriglione, Merlo e Lepre. Eliminato inoltre l’obbligo per i cacciatori di indossare capi retroriflettenti ad alta visibilità: basterà avere “sia sul lato ventrale sia sul lato dorsale, bretelle o capi di abbigliamento con inserti di colore ad alta visibilità”.

“Un intervento normativo che finalmente affronta con buonsenso l’emergenza dei danni causati dalla fauna selvatica”, spiega Alberto Preioni, presidente dei consiglieri regionali della Lega Nord “che allinea il Piemonte alla normativa nazionale sulla caccia. Il tutto garantendo la sicurezza dei cacciatori e fornendo nuovi strumenti di sostegno economico ai comprensori alpini e ai nostri ambiti territoriali”.

[Fonte: L’Unione Monregalese | Immagine: Pixabay]