Caffè: calano i prezzi per gli agricoltori, ma non per la tazzina

Per quanto riguarda il caffè, crollano i prezzi per gli agricoltori, ma non per la tazzina: al consumatore il caffè al bar costa sempre di più.

Caffè: calano i prezzi per gli agricoltori, ma non per la tazzina

A quanto pare è crollato il prezzo del caffè, ma non quello della tazzina. Quello che è diminuito, infatti, è il prezzo pagato agli agricoltori per il caffè. Per contro, invece, quello della tazzina al bar o anche quello da Starbucks è in continuo e costante aumento. Ad agosto, infatti, i futures del caffè Arabica venivano scambiati in Borsa a 2,43 dollari alla libbra (ogni libbra è un po’ meno di mezzo kg), mentre adesso il prezzo è sceso a 1,59 dollari, con una riduzione del 35%.

Perché è crollato il prezzo del caffè al produttore?

Tazzina di caffè

Il calo del prezzo del caffè al produttore ha diverse cause secondo gli esperti. In primis, le condizioni meteo del Brasile sono migliorate rispetto agli ultimi due anni (ma non quelle dell’Uganda: qui la siccità ha comportato un calo delle esportazioni del 14%). Le piogge autunnali fanno ipotizzare che il paese avrà un buon raccolto, assicurando l’approvvigionamento. Un bene? Da un certo punto di vista sì, ma più prodotto c’è e più i prezzi tendono a calare.

In secondo luogo bisogna considerare la forza del dollaro americano. Quando il dollaro sale, tutto ciò che è misurato in dollari, come il prezzo del caffè, tende a scendere.

Se però i prezzi al produttore scendono, non così fanno quelli alla tazzina. Anzi: il caffè sta diventando sempre più costoso per i consumatori. A fine ottobre, i prezzi del caffè sono aumentati nei bar del 14,8% secondo i dati del Bureau of Labor Statistics. O anche di più: i dati europei indicano che ad ottobre una tazzina di caffè costava il 16,9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Pure Starbucks ha da poco annunciato di aver aumentato i prezzi del suo caffè del 6% quest’anno. E i guai per l’azienda non sono finiti qui: in più di 100 sedi si profila l’ombra dello sciopero in modo da boicottare proprio il Red Cup Day.

Ma se il caffè ai produttori viene pagato di meno, perché la tazzina non scende? Semplice: è vero, la materia prima costa meno, ma si sono aggiunti altri costi come la manodopera e la distribuzione che, proporzionalmente, sono aumentati molto di più. Ben che vada, se si vedrà un calo dei prezzi, questi saranno molto marginali.

E se il prezzo del caffè con annessi aumenti vi preoccupa, pensate che, per diversi motivi, potrebbe anche essere meno buono parlando dal punto di vista del gusto. Qui vi spieghiamo il perché.