Caffè: chi lo beve vive più a lungo, suggerisce uno studio cinese

Uno studio di alcuni ricercatori cinesi suggerisce che il bere caffè possa aiutare ad allontanare il rischio di una morte prematura.

Caffè: chi lo beve vive più a lungo, suggerisce uno studio cinese

Sembra che le persone che bevono caffè, che sia con o senza zucchero, abbiano un minore rischio di morte prematura: è quanto emerso da uno studio cinese che ha preso in esame i dati di oltre 171 mila cittadini registrati nella BioBank del Regno Unito, che di fatto custodisce informazioni generiche, sullo stile di vita e sulle salute di oltre mezzo milione di persone. I risultati dello studio in questione sembrano infatti suggerire che i cosiddetti coffee drinkers avessero un rischio di morte inferiore: una tesi che trova ulteriore appoggio nei risultati di altri studi precedenti che associano il consumo di caffè a un minor rischio di condizioni di salute quali le malattie epatiche croniche, il cancro e perfino la demenza.

macchina per il caffè con tazzina

Il team di ricerca ha tenuto in considerazione fattore come età, sesso, etnia, livello di istruzione, stato di fumatore, quantità di attività fisica, indice di massa corporea e dieta; e trovato un minor rischio di morte in coloro che consumavano caffè non zuccherato: nello specifico, le persone che bevono tra 2,5 e 4,5 tazze al giorno hanno fatto emergere un rischio di morte inferiore del 29% – il più basso in assoluto. Come abbiamo accennato in apertura, i dati indicano una riduzione del rischio anche per chi invece preferisce mettere lo zucchero nella propria tazzina, anche se in volumi minori. Prima che vi precipitiate a fare scorta di caffè e a bere 4 tazzine l’ora, è però bene sottolineare che lo studio (poi pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine) ha interrogato i partecipanti circa il consumo di caffè solo una volta, basandosi principalmente sull’autosegnalazione; e che i risultati non hanno tenuto conto delle possibili conseguenze del consumo di varietà di caffè con alto contenuto di zucchero.

“La natura osservativa di questo nuovo studio significa che queste conclusioni sono tutt’altro che definitive” ha commentato a tal proposito Naveed Sattar, un professore di medicina metabolica all’Università di Glasgow. “Questo perché i bevitori di caffè sono in generale più ricchi e hanno una vita più sana rispetto ai non bevitori e non sono convinto che questi fattori possano essere superati negli studi osservazionali. Suggerirei alle persone di attenersi al caffè o al tè, preferibilmente senza zucchero, a cui la maggior parte delle persone può adattarsi, e provare a fare tutte le altre cose che sappiamo essere effettivamente in grado di mantenerci in salute: muoverti di più, mangiare e dormire meglio”.