Caffé, Nestlé ha avviato i lavori in Messico per il più grande impianto al mondo

Nestlé ha avviato i lavori per un enorme impianto di lavorazione del caffè in Messico: secondo gli esperti si tratta di una mossa strategica.

Caffé, Nestlé ha avviato i lavori in Messico per il più grande impianto al mondo

Veracruz, Messico: il nuovo impianto di lavorazione di caffè solubile di Nestlé, il più grande al mondo, sorgerà qui. Il colosso del food & beverage ha investito 340 milioni di euro, e si aspetta una capacità produttiva di circa 670 mila sacchi l’anno con i vicini Stati Uniti che, con ogni probabilità, fungeranno da clienti favoriti. Al di là di dimensioni e produttività da record, l’impianto di Veracruz rappresenta soprattutto una mossa strategica: gli esperti di mercato sono infatti rimasti sorpresi nell’apprendere una location così lontana dal Vietnam, il primo produttore mondiale di caffè robusta – la varietà per fare il caffè solubile, per intenderci -, tanto da interpretare il tutto come un segnale della volontà di Nestlé di diversificare il proprio approvvigionamento di materia prima.

caffè

L’idea, in parole povere, pare sia quella di acquistare i chicchi dal Brasile, che di fatto offre prezzi decisamente più accessibili rispetto a quelli vietnamiti. Vero, la stessa Nestlé ha dichiarato che prevede di procurarsi la maggior parte della materia prima dagli stessi coltivatori messicani, ma di fatto il Paese produce appena 500 mila sacchi di robusta – una mole decisamente insufficiente se consideriamo la capacità produttiva dell’impianto in questione. Il Brasile, dal canto suo, si avvia verso verso una produzione della stessa varietà pari a circa 22,8 milioni di sacchi.

C’è da notare, per di più che di fatto il Messico ha aumentato notevolmente le importazioni di caffè brasiliano negli ultimi anni, da appena 62 mila sacchi nel 2017 ad addirittura 920 mila nel 2021 – di cui l’85% chicchi di robusta. Uniamo questa tendenza all’ottimismo mostrato dalla cooperativa Cooxupe, una delle più grandi del Brasile, per quanto riguarda le esportazioni di chicchi ed ecco che tutto torna.