Campari vende Averna e Zedda Piras per 100 milioni di euro

Ad accaparrarsi i due storici marchi è Illva Saronno, mentre Campari si concentrerà su Braulio.

Campari vende Averna e Zedda Piras per 100 milioni di euro

Meno di un mese fa Campari Group aveva ufficialmente messo sul mercato tre storici marchi di amaro italiani, nell’ambito di una più ampia strategia di alleggerimento rifocalizzazione del portafoglio annunciata durante il recente Capital Markets Day: si trattava del liquore siciliano Averna, dell’amaro valtellinese Braulio e del mirto sardo Zedda Piras.

Proprio ieri l’azienda sinonimo di bitter ha ufficializzato il raggiungimento di un accordo per la cessione per due di questi marchi, Averna e Zedda Piras, confermando anche i pronostici sul possibile acquirente: si tratta infatti di Illva Saronno Holding S.p.A., in un’operazione dal valore complessivo di 100 milioni.

Questa mossa permette al gruppo di concentrare le proprie risorse sui brand considerati prioritari, puntando in particolare su Braulio come unico marchio di riferimento nella categoria degli amari nel portafoglio di Campari.

Continua la strategia di razionalizzazione di Campari

Questa transazione rappresenta un passaggio chiave nel percorso di semplificazione del business e riduzione della leva finanziaria, specialmente dopo l’acquisizione del cognac Courvoisier. Con questa vendita, sommata a quelle di Cinzano, Tannico e di uno stabilimento in Australia, Campari ha superato i 210 milioni di euro di proventi totali derivanti dalle dismissioni effettuate nel 2025.

In merito all’accordo, Simon Hunt, Chief Executive Officer di Campari Group, ha dichiarato: “La cessione di Averna e Zedda Piras segna un ulteriore passo fondamentale nella nostra strategia di razionalizzazione del portafoglio, con l’obiettivo di concentrarci su un minor numero di iniziative, ma di maggiore impatto strategico, mentre continuiamo a favorire la riduzione della leva finanziaria, come evidenziato nel Capital Markets Day.”

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Secondo Hunt, Illva Saronno è il miglior acquirente possibile: “Siamo entusiasti di firmare questo accordo con Illva Saronno Holding S.p.A., realtà di riferimento nel settore delle bevande alcoliche e partner ideale per sostenere lo sviluppo futuro di questi brand, grazie alla consolidata esperienza e profondo legame con brand e prodotti siciliani. Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine ai nostri team per l’impegno e la dedizione dimostrati nel valorizzare e tutelare questi marchi nel corso degli anni”.

Dal canto suo, Illva Saronno, già proprietaria di Disaronno e dei vini Florio e Duca di Salaparuta, vede in questa operazione un’opportunità di espansione globale. Marco Ferrari, Chief Executive Officer del Gruppo Illva Saronno S.p.A., ha commentato: “L’acquisizione di Averna e Zedda Piras rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento del nostro ruolo come player globale nel settore degli spirit”.

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“Grazie alla loro riconosciuta qualità e tradizione -prosegue Ferrari- i due marchi costituiscono un’importante aggiunta al nostro portafoglio internazionale e rafforzeranno significativamente la nostra posizione in tre dei nostri mercati prioritari (Stati Uniti, Germania e Italia). Illva Saronno, con la sua solida presenza internazionale, è orgogliosa di promuovere la cultura e lo stile di vita italiani in tutto il mondo, valori che condividiamo e ammiriamo nel Gruppo Campari. Siamo certi che sotto la nostra guida i marchi continueranno a prosperare nei prossimi anni.”.

L’accordo prevede la creazione di una “New Company” a cui verranno conferiti la proprietà intellettuale, il magazzino, alcuni dipendenti e gli stabilimenti di Caltanissetta e Alghero. Il closing è previsto entro la prima metà del 2026 e, fino ad allora, Campari manterrà accordi transitori per la produzione a Canale e la distribuzione in alcuni mercati europei. Nel periodo di dodici mesi terminato a settembre 2025, Averna e Zedda Piras avevano generato vendite nette per 26 milioni di euro.