Carlo Cracco nel “tritacarne mediatico” per un servizio da Alberto Genovese, parla Belen Rodriguez

Spunta un video di un servizio di Carlo Cracco a una festa di Alberto Genovese, e Belen lo difende, parlando di "tritacarne mediatico": possiamo forse darle torto?

Carlo Cracco nel “tritacarne mediatico” per un servizio da Alberto Genovese, parla Belen Rodriguez

Anche lo chef Carlo Cracco finisce nel “tritacarne mediatico” per un servizio fatto a una festa di Alberto Genovese, l’imprenditore inventore di Facile.it ora accusato di stupro e sequestro di persona.

A usare questa espressione è Belen Rodriguez, che ha voluto dire la sua visto che era stata chiamata in causa per aver partecipato a una festa da Genovese, come dimostrano alcune foto pubblicate dai rotocalchi.

“Ho partecipato una sola volta, ai primi di settembre di quest’anno, ad una festa presso il famigerato attico milanese perché invitata non dal proprietario, con il quale non ho mai avuto alcun rapporto diretto, ma dal mio carissimo amico Dj Salvatore Angelucci il quale aveva il piacere (reciproco) di farmi assistere ad una sua esibizione di natura professionale”, ha spiegato la modella in una story su Instagram, spiegando di aver passato la serata “quasi interamente a dialogare con alcuni amici tra cui Carlo Cracco”.

Belen si permette di citare lo chef – spiega – visto che “anche le sue foto sono apparse nel medesimo tritacarne mediatico”. In effetti, tra i materiali di repertorio recuperati da alcuni giornali sui social a testmonianza del mondo vip partecipante alle feste di Genovese, c’è anche un video dello chef, girato lo scorso 26 giugno, immoralato mentre prepara dei piatti per gli invitati.

Nulla più che uno dei tanti servizi che immaginiamo lo chef faccia alle feste private di vip e imprenditori, parrebbe, e francamente non possiamo che concordare con la modella argentina quando parla di personaggi chiamati in causa senza un coinvolgimento reale.

[Fonte: Il Fatto Quotidiano]