Carne coltivata, in Cina il primo forum mondiale

In Cina il primo forum mondiale sulla carne coltivata: 30 aziende cinesi e internazionali sui progressi delle proteine alternative tra consumatori da convincere e governi da incoraggiare.

Carne coltivata, in Cina il primo forum mondiale

La carne coltivata è una delle strade per la produzione alternativa di proteine, se non quella più promettente: è per questo che non solo molti investitori ma anche i governi stanno intensificando le ricerche e gli sforzi. In Cina si è appena tenuto un primo forum mondiale sull’agricoltura cellulare, organizzato dal China Cellular Agriculture Forum con la partecipazione di circa 30 aziende del settore. All’ordine del giorno argomenti come la progressione dei quadri normativi, l’accettazione da parte dei consumatori della carne coltivate ​​e le migliori pratiche gli operatori del settore.

In Cina attualmente ogni persona consuma all’anno 49,3 chilogrammi di carne tra maiale, pollame e manzo. Per volume, il paese è il più grande consumatore mondiale di carne e, a detta di tutti, la domanda continuerà ad aumentare a causa di una classe media in espansione e livelli di reddito più elevati. La Cina si basa sulla produzione interna ma anche sulle importazioni, e crisi globali come la pandemia e i conseguenti problemi nella supply chain, così come i focolai di peste suina, pongono il problema della sicurezza alimentare per il paese più popoloso del mondo. In più, gli allevamenti di animali hanno un alto impatto ambientale, per cui lo sviluppo di un settore della carne coltivata domestica potrebbe essere la chiave per Pechino.

Carne coltivata in laboratorio

Le aziende nazionali di carne coltivata presenti al primo China Cellular Agriculture Forum includevano CellX di Shanghai, Avant Meats con sede a Hong Kong e Joes Future Food con sede a Nanchino. C’erano anche aziende internazionali con un significativo interesse per il futuro mercato cinese, come gli israeliani Aleph Farms e SuperMeat, i pionieri californiani Upside Foods e BlueNalu, i TurtleTree Labs di Singapore e i Paesi Bassi con Mosa Meat. Erano rappresentati numerosi istituti di ricerca e partner industriali.

Discutendo l’attuale quadro normativo, l’esperto di diritto alimentare internazionale Wilfred Feng ha osservato che “ci sono quattro questioni normative chiave su cui lavorare, tra cui la nomenclatura e la categorizzazione dei prodotti, i requisiti in materia di dati e i protocolli prima della commercializzazione, e la licenza della produzione alimentare in Cina”. Ha concluso che il governo cinese ha presentato segni di apertura e sostegno alla nuova tecnologia coltivata: in un recente discorso il presidente Xi suggeriva che essere vincolati alle fonti proteiche convenzionali non è più  praticabile per la Cina. In particolare ha parlato di biotecnologie e fonti vegetali come soluzioni, ma indirettamente è stato considerato un ulteriore sostegno alla carne coltivata, citata nel piano agricolo quinquennale della Cina nel gennaio di quest’anno.

Il Forum sull’agricoltura cellulare cinese è uno dei pochi enti delle nuove organizzazioni per far progredire l’agenda del settore coltivato globale in tutto il mondo. Il mese scorso è stato lanciato l‘APAC Society for Cellular Agriculture (APAC-SCA), una coalizione tra più startup di carne coltivata. Nel dicembre dello scorso anno è stata fondata Cellular Agriculture Europe, in Belgio, formata da 13 aziende si sono unite, inclusa la pioniera coltivata Mosa Meat. I membri stanno lavorando insieme per far progredire le relazioni con i futuri consumatori e accelerare la legislazione.