Sapevate che l’Unione Europea stava valutando l’idea di vietare l’importazione di carne di canguro e di altri prodotti derivati? La proposta era arrivata da un partito olandese per i diritti degli animali: il Vecchio Continente, d’altronde, è di fatto il più grande mercato per la carne di canguro e per i prodotti in pelle; e la tesi portata avanti dagli animalisti era che tale commercio fosse di fatto incompatibile con i requisiti di benessere degli animali attualmente in vigore nel contesto europeo. Naturalmente il divieto, se fosse stato accolto e poi introdotto, avrebbe formalmente fatto crollare il mercato di esportazione del canguro.
La carne di canguro resta nel piatto: la risposta dell’Ue
L’intera vicenda, come vi abbiamo anticipato, ha avuto origine nei Paesi Bassi: il mese scorso il parlamento olandese ha approvato una mozione del deputato del Partito per gli animali Frank Wassenberg che chiedeva al governo di “affrontare il problema dell’accesso al mercato europeo di prodotti controversi come carne di canguro e prodotti a base di canguro con la Commissione europea”. Il ministro dell’Agricoltura Henk Staghouwer ha sostenuto la mozione, affermando di “condividere le preoccupazioni espresse” su questa particolare tratta commerciale, ma avvertendo che i progressi su un divieto avrebbero potuto essere lenti perché avrebbero dovuto rispettare le normative commerciali.
È tuttavia importante notare che tutti i prodotti di origine animale importati nel contesto europeo dall’Australia devono necessariamente essere prodotti in maniera conforme ai rigidi standard australiani sul benessere degli animali e nel rispetto dei requisiti di importazione dell’Unione Europea. Le autorità comunitarie, per di più, si occupano di controllare regolarmente che tali prodotti rispettano le normative in vigore: l’ultima verifica è datata 2019 e venne conclusa con esito nettamente positivo.
La risposta di Bruxelles agli ambientalisti, infatti, è stata di stampo negativo: “Il 17 febbraio 2022, le autorità australiane hanno informato la Commissione in una lettera del loro sforzi per evitare inutili sofferenze durante l’abbattimento dei canguri” ha commentato Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo per l’Ambiente “tra cui un apparato giuridico completo, operazioni di supervisione e la presenza di linee guida per l’azione di cacciatori professionisti”.
“Inoltre, le autorità australiane hanno dichiarato in questa lettera che il loro piano di gestione per prevenire la sovrappopolazione dei canguri e per preservare l’ecosistema e la biodiversità continuerebbe anche in caso di divieto di importazione dall’UE. Alla luce del quadro giuridico esistente applicabile alle importazioni di carne di canguro e prodotti derivati dall’Australia, non vi è alcuna prova che i requisiti di importazione dell’UE non siano soddisfatti” ha continuato Sinkevičius. “Pertanto, la Commissione non è in grado di vietare tali importazioni”.