Carne: in quella biologica ci sono molti meno batteri, dice uno studio

Negli stabilimenti di carne biologica sono stati trovati molti meno batteri resistenti agli antibiotici rispetto alla produzione di carne convenzionale.

Carne: in quella biologica ci sono molti meno batteri, dice uno studio

Vabbè, sembra la scoperta dell’acqua calda e un po’ lo è, ma comunque una cosa è trarre delle conclusioni con la logica, un’altra è vederle confermate da analisi e dati: la carne biologica è meno contaminata da batteri super restistenti, secondo uno studio condotto su oltre 40.000 campioni di carne di varia provenienza come pollo, maiale, vitello, agnello. Sembra logico perché una delle caratteristiche del biologico è la proibizione di usare antibiotici, e lo scopo non è solo quello di creare un prodotto più sano per il consumatore ma anche quello generale di evitare il moltiplicarsi di specie batteriche antibiotico-resistenti, come si dice, ovvero mutazioni genetiche favorite dalla selezione naturale che rendono gli agenti patogeni sempre più difficili da colpire. Insomma più antibiotici si usano, più gli antibiotici non funzionano.

Non ci sono tanti studi specifici sulla carne, precedenti a questo: l’analisi si concentrata sulla presenza batterica negli stabilimenti che producono carne, e anche se ovviamente quelli biologici sono la minoranza, si è trovata una grande differenza. Nelle industrie che producono carne convenzionale sono stati trovati più alti livelli di contaminazione batterica, sia per quanto riguarda i batteri antibiotico resistenti che quelli “normali”. Al contrario, solamente uno tra le migliaia di campioni analizzati è stato trovato positivo anche se veniva da uno stabilimento biologico. Gli stabilimenti “misti”, quelli in cui si fa sia biologico che convenzionale, presentavano in ogni caso livelli di contaminazione inferiore, a patto che le linee di produzione fossero tenute ben separate.

[Fonte: The Counter]