Cartoni per la pizza sequestrati: potenzialmente tossici

Cartoni per la pizza sequestrati: potenzialmente tossici

I Nas di Bari, dopo un’ ispezione in un’ azienda del territorio che  commercializza materiali destinati a venire in contatto con prodotti alimentari, hanno sequestrato oltre 25 mila cartoni destinati alla pizza d’asporto.

cartoni per la pizza sequestrati erano privi delle previste indicazioni per la rintracciabilità.
Qualche settimana fa il Codacons aveva presentatao un esposto alla procura della Repubblica e ai Nas affinchè avviassero i controlli proprio sui cartoni della pizza che risultano potenzialmente tossici a causa del “Bisfenolo a”, questa  pericolosa sostanza è un interferente endocrino in grado di provocare gravi danni alla salute e può provocare tumori, alterazioni metaboliche, difetti alla nascita e all’ apparato riproduttivo.

Così si era espressa la Codacons: “Il materiale utilizzato per le pizze d’ asporto purtroppo favorisce il rilascio dell’ agente chimico, che finisce con il trasferirsi sulla pizza che abitualmente mangiamo. Purtroppo si tratta di un problema già conosciuto dalla letteratura medica e scientifica, ma che pochi consumatori conoscono, così da mettere a repentaglio la propria salute. Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare l’ accaduto, in quanto l’ uso di carta riciclata nei cartoni della pizza d’ asporto è vietata per legge, vista la sua pericolosità per la salute umana.”-
Tale rischio chimico era stato segnalato anche dal magazine Test de Il Savagente che aveva commissionato degli esami proprio sui cartoni della pizza. Da tali esami di laboratorio era emerso che due cartoni su tre contenevano il Bisfenolo A in misura superiore ai limiti imposti dalla legge. In attesa di avere più notizie a riguardo, da bravi consumatori dovremmo controllare che i cartoni da asporto in cui ci viene consegnata la pizza siano prodotti in Italia, in quanto da noi  vige l’obbligo di produrre i contenitori alimentari usa e getta per alimenti umidi con cellulosa vergine.

[crediti: www.grenme.it]