A Stalettì, in provincia di Catanzaro, le prime luci dell’alba erano tinte da un rosso acceso, fiammeggiante: il vicino stabilimento del Caffè Guglielmo, infatti, stava bruciando tra le fiamme di un incendio potenzialmente dolose. Eh sì, perché stando alla ricostruzione degli agenti delle forze dell’ordine, il rogo potrebbe essere stato appiccato da una catasta di legno lasciata all’esterno della struttura: le fiamme sono state domate intorno alle otto del mattino dai pompieri intervenuti sul posto, ma di fatto il calore aveva già danneggiato le parte esterna dello stabilimento (alcune serrande, secondo gli ultimi rapporti, sarebbero rimaste deformate) e numerose vetture parcheggiate nelle immediate vicinanze.
Importante sottolineare, però, che l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha impedito che l’incendio si propagasse all’interno della struttura in questione – un’eventualità che senza ombra di dubbio avrebbe fatto lievitare esponenzialmente i danni. Come abbiamo accennato in apertura, l’ipotesi che si tratti di un rogo di natura dolosa non è affatto da escludere: gli agenti delle forze dell’ordine giunte sul posto per verificare l’accaduto e mettere in sicurezza il perimetro e le aree limitrofe, infatti, sono rimasti insospettiti dai resti carbonizzati e anneriti di una grossa catasta di legno che di fatto riposava in maniera conveniente appena al di fuori dell’edificio. Le indagini sono tuttora in corso.