Cereali, aumentano sia i volumi di import (+11%) che di export (+28,2%)

Stando a quanto ci raccontano i dati Istat sui primi due mesi del 2022, l'Italia ha aumentato sia import che export di cereali.

Cereali, aumentano sia i volumi di import (+11%) che di export (+28,2%)

L’Italia conclude i primi due mesi del 2022 con un netto aumento dei volumi e dei valori tanto delle importazioni quanto delle esportazioni dei cerali, semi oleosi e farine proteiche: nello specifico, secondo quanto emerso dai dati provvisori Istat, l’import registra su base annua un aumento nel settore dell’import dell’11% sulle quantità e del 38% sul valore (equivalente a un totale complessivo di 373,4 milioni di euro); mentre l’export fa registrare (sempre se paragonato ai dati che fanno riferimento all’anno passato) una crescita del 28,2% e del 43,6% su volumi e valori rispettivamente.

Grano duro

Scendendo più nel particolare, i dati Istat inerenti ai cereali in granella mostrano un deciso aumento degli arrivi di di grano tenero (+27%), di mais (+16%) e soprattutto di orzo (+92%) mentre cala bruscamente il grano duro (-44%); mentre, per quanto riguarda il comparto delle farine proteiche, si segnalano soprattutto incrementi nelle importazioni di semi e frutti oleosi (+9,2%) a causa dei maggiori arrivi di semi di soia, mentre il riso, considerato nel complesso tra riso semigreggio, lavorato e rotture di riso, aumenta di 7.800 tonnellate (+19%).

Passando al settore delle esportazioni a spostare notevolmente l’ago della bilancia sono soprattutto le vendite all’estero di farina di grano tenero (+42%), dei prodotti trasformati (+19%) e del riso (+9,4%), mentre le quantità esportate di semola di grano duro (-18%) e, in maniera ben più moderata, di pasta alimentare (-0,4%), mostrano un calo su base annua. Nel complesso, si indica infine un esborso di valuta pari a 1.358,0 milioni di euro e introiti per 895,3 milioni, con un saldo netto che mostra un deficit di 462,6 milioni.