Champagne: aumentano le esportazioni, ma i produttori temono carenze per San Valentino

Buone notizie dalla produzione dello Champagne: sono aumentate le esportazioni. Solo che adesso i produttori hanno paura che non ce ne sarà abbastanza per San Valentino.

Champagne: aumentano le esportazioni, ma i produttori temono carenze per San Valentino

Buone e cattive notizie arrivano dalla produzione di Champagne. Quelle buone è che le sue esportazioni sono aumentate tantissimo nel corso del 2022, grazie al forte aumento della domanda. Quelle cattive è che i produttori ora hanno paura che non ce ne sarà abbastanza in vista di San Valentino e stanno adottando tutte le misure del caso per evitare che gli scaffali rimangano vuoti.

Perché a San Valentino potrebbe mancare lo Champagne?

Champagne San Valentino

Secondo il Comité Interprofessionel du Vin de Cahampagne, nel 2022 sono stati venduti ben 331 milioni di bottiglie, il secondo numero più alto mai registrato prima (il primato resta ancora al 2007 con i suoi 338 milioni di bottiglie vendute). La particolarità è che di questa cifra totale, ben il 57% delle vendite è rappresentato dalle esportazioni.

Solo che questa crescente domanda per lo Champagne, ha spinto i produttori ad adottare misure particolare affinché potessero evitare l’esaurimento delle loro scorte. Michel Drappier di Drappier Champagne ha spiegato che a novembre il livello delle loro scorte era molto basso, cosa che aveva portato i produttori a diminuire le vendite dell’8,5% rispetto all’anno precedente.

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Drappier ha sottolineato che il calo delle vendite non era affatto dovuto a una riduzione della domanda da parte dei consumatori, anzi, era successo esattamente l’opposto: lo Champagne mancava dagli scaffali perché non ne avevano abbastanza da vendere.

Anche Philippe Schaus, CEO di Moet Hennessy, gruppo che possiede famosi marchi di champagne fra cui il Moet & Cnadon, il Krug, il Dom Pérignon e il Veuve Clicquot, aveva ammesso già a novembre che stavano esaurendo le scorte di alcuni champagne. Secondo Schaus, l’aver avvistato la fine della pandemia da Covid-19, ha spinto le persone a desiderare più lussi, divertimenti e viaggi.

Dal canto suo Maxime Toubart, presidente congiunto del Comité Interprofessionel du Vin de Champagne, ha affermato che le ottime performance di vendita nel 2022 erano state la conseguenze delle decisioni collettivi e del lavoro fatto bene di tutti loro.

E per quanto riguarda i timori per San Valentino? Beh, i produttori stanno cercando di limitare un po’ le vendite ora in modo da averne abbastanza per San Valentino in quanto, secondo Drappier, sarebbe terribile se non ci fosse Champagne per celebrare San Valentino. Beh, non la vedo una tragedia poi così grande e insormontabile: ci sono una miriade di altri spumanti e vini a cui affidarsi, non è detto che bisogna per forza festeggiare la Festa degli Innamorati sorseggiando ettolitri di Champagne.