Si chiude una fusione importante, destinata a cambiare qualcosa negli equilibri del mondo dello Champagne. A fondersi insieme sono infatti il Centre Vinicole – Champagne Nicolas Feuillatte (CV – CNF), la più importante Unione di cooperative champenois e la Coopérative Régionale des Vins de Champagne (C.R.V.C), fondata nel 1963 e forte di 750 produttori e di 23 cooperative aderenti.
L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere il traguardo dei 300M€ di fatturato, il 5% di parte del mercato in volumi. A permetterlo è una potenziale produzione di 24,5 milioni di bottiglie. La fusione, un “evento mai osato negli ultimi 25 anni”, ha portato alla nascita di un nuovo gruppo, il Terroirs & Vignerons de Champagne, che riunisce circa 6.000 produttori e quasi 3000 ettari di terreno, distribuiti in tutta la denominazione, che rappresentano il 9% circa della superficie dei vigneti champenois.
I presidenti Véronique Blin (CV-CNF) e Emmanuel Comyn (C.R.V.C.) – si legge nel comunicato che annuncia la fusione – hanno lavorato al progetto per due anni. Un progetto che “favorisce la concentrazione degli attori champenois e accompagna la ristrutturazione del modello cooperativo”, dichiara Véronique Blin. Secondo Emmanuel Comyn, invece, “il movimento permetterà di valorizzare nuovamente i concetti di cooperazione e di condivisione, due valori che sono più che mai importanti nel mondo d’oggi”.