Champagne, simula una rapina per uccidere il padre: arrestato il figlio di un enologo

Un uomo di 33 anni stato arrestato per aver ucciso suo padre, l'enologo di Champagne Vadin-Plateau Jean-Luc Vadin, simulando una rapina.

Champagne, simula una rapina per uccidere il padre: arrestato il figlio di un enologo

Yann Vadin, un ragazzo di 33 anni, è stato arrestato per aver ucciso suo padre, l’enologo di Champagne Vadin-Plateau Jean-Luc Vadin, simulando un furto con scasso per mascherare il tutto. A onore del vero va detto che la mistificazione progettata dal giovane era inizialmente riuscita a confondere le indagini: gli stessi agenti delle forze dell’ordine coinvolti nel caso avevano trovato gli inequivocabili segni di una tentata rapina e avevano fatto risalire la morte dell’uomo a una eventuale colluttazione con il ladro. I sensi di colpa, tuttavia, si sono fatti rapidamente insopportabili, e il 33enne ha finito per cedere e confessare il tutto, ammettendo davanti agli stessi inquirenti di aver ucciso il padre.

pistola

Il pubblico ministero Matthieu Bourrette ha commentato: “Un’autopsia eseguita il 1 ottobre 2022 ha confermato la tesi della morte per armi da fuoco, con l’intervento di una terza parte. Il 5 ottobre 2022 la Direzione Territoriale della Polizia Giudiziaria di Reims ha posto in custodia di polizia Yann Vadin, il quale, dopo aver smentito ogni atto criminoso, ha riconosciuto davanti agli inquirenti e alla presenza del suo avvocato, di aver ucciso il padre, e aveva organizzato la messa in scena di un furto con scasso”. Rimane tuttavia da far luce su cosa possa aver spinto il giovane a un gesto così estremo: al momento le indagini del personale in divisa puntano verso una controversia finanziaria. “Il figlio ha ammesso di aver effettuato significativi prelievi finanziari dai conti della società a suo vantaggio personale e che ha avuto difficoltà a rimborsare”, ha spiegato a tal proposito Bourrette.

Addirittura, secondo quanto lasciato trapelare dagli interrogatori con Yann, pare che il giovane fosse entrato nella proprietà del padre con l’intenzione di tentare il suicidio: l’ipotesi è che una discussione con Jean-Luc l’abbia poi spinto a puntare la pistola contro il suo stesso padre.