Chef Ilario Vinciguerra, ex stella Michelin, insulta le ambulanze e poi chiede scusa

L'ex chef una stella Michelin Ilario Vinciguerra inveisce sui social contro le sirene delle ambulanze che terrorizzano la sua famiglia, e poi è costretto a scusarsi con la Croce Rossa.

Chef Ilario Vinciguerra, ex stella Michelin, insulta le ambulanze e poi chiede scusa

Lo chef Ilario Vinciguerra, ex stella Michelin con il suo ristorante di Gallarate (oggi contrassegnato per cucina di qualità, con piatto e posate, nella Guida Rossa), si è reso protagonista di una non edificante story su Instagram, mostrandosi in un video mentre inveisce contro le sirene della ambulanze.

Un video in cui si indigna per il rumore delle ambulanze che, pur viaggiando su strade vuote, procedono a sirene spiegate. “La strada è vuota, guardate queste capre, guardate che terrorismo: i bambini sono spaventati, i cani sono spaventati, gli animalisti per questo non fanno nulla? Ogni volta devo tranquillizzare mia figlia”. Lo chef, che al momento si dichiara indignato per l’attenzione ricevuta dopo la sua story, annuncia sul suo canale Instagram un “video shock” di spiegazioni che posterà – giusto per aggiungere un po’ di suspence alla vicenda – questa sera alle 22. La sua versione, ve lo anticipiamo dopo averci parlato, è che la story incriminata sia stata estrapolata da un contesto più ampio fatto di precedenti video, in cui si vedevano passare ambulanze a sirene spiegate. Sirene che, spiega lo chef, terrorizzano inutilmente la popolazione, e forse in un momento del genere si potrebbero abbassare di volume.

Ma l’insulto à la Vittorio Sgarbi “Capre” non è piaciuto a chi lavora sulle ambulanze, e alla fine lo chef ha dovuto scusarsi pubblicamente, con una nuova Instagram story dove si dice dispiaciuto “se ho offeso quelli della Croce Rossa” (che erano anche stati taggati nella sua precedente storia social) e spiega che il suo era “uno sfogo da genitore”, con cui voleva “solo far passare il messaggio che questa situazione psicologicamente sta toccando troppo le persone”. Già, siamo proprio d’accordo.

[Fonte: Varese News]