Tre quintali di vongole sequestrate e poi ributtate in mare, multe per un totale complessivo di 12 mila euro: questi i numeri di una serie di controlli effettuati dagli agenti del Nucleo ispettori pesca della Guardia Costiera di Chioggia, incaricati di verificare che i limiti di pesca giornaliera riguardo le vongole Chamelea Gallina (o più semplicemente vongola comune, per intenderci) vengano di fatto rispettati. I limiti, introdotti di fatto con un’ordinanza dalla stessa Capitaneria e fissati dal Co.Ge.Vo (Consorzio per la gestione e tutela della pesca dei molluschi bivalvi del Veneto), fissano per l’appunto un quantitativo massimo di molluschi catturabili in modo da tutelare un già delicatissimo ecosistema dalla pesca eccessiva.
I pescherecci che hanno attirato le attenzioni degli ispettori sono sei in tutto: in seguito alle verifiche del caso, gli agenti delle forze dell’ordine hanno trovato del prodotto in eccesso per un totale complessivo di tre quintali circa – prodotto che, come abbiamo accennato, è stato prima sequestrato e poi rigettato in mare in quanto ancora vivo. I trasgressori, nel frattempo, si sono trovati a fare i conti con sanzioni per un totale di ben 12 mila euro.
Appena un paio di settimane fa, sempre rimanendo nel contesto di Chioggia, gli agenti della seziona operativa navale Guardia di Finanza scoprirono un magazzino allestito a centro abusivo di lavorazione e spedizione di molluschi bivalvi.