Chiude improvvisamente l’hotel milanese premiato da Bruno Barbieri

Aveva vinto "4 Hotel" conquistando Bruno Barbieri, ora chiude senza preavviso, lasciando a casa 30 lavoratori.

Chiude improvvisamente l’hotel milanese premiato da Bruno Barbieri

Un hotel di lusso, in una posizione, proprio accanto al Teatro alla Scala di Milano, centralissima ed invidiabile, e pure la benedizione di Bruno Barbieri che lo incoronò migliore della città nella prima stagione di “4 Hotel” in una puntata dedicata al meglio dell’hotellerie meneghina.

Premesse che farebbero pensare a un successo inevitabile, eppure l’hotel Milano Scala ha chiuso, e con modalità che lasciano perplessi: senza un preavviso, nemmeno ai dipendenti, al momento senza un lavoro né una spiegazione.

La chiusura improvvisa

hotel milano scala

Trenta lavoratori lasciati a casa dall’oggi al domani, con l’unica comunicazione di chiusura rappresentata dalla pagina Google dell’hotel e dall’impossibilità di prenotare sul sito, al momento ancora attivo.

Una situazione inaccettabile che ha suscitato la reazione di Fisascat Cisl (Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali, Affini e del Turismo), che in una nota denuncia la situazione dei dipendenti della struttura: “nei giorni scorsi non hanno potuto prendere servizio a causa di una serrata unilaterale disposta senza alcun confronto preventivo con il sindacato”.

Secondo la ricostruzione della sigla sindacale, l’hotel navigava già in cattive acque, ma una serrata così netta ha comunque sorpreso tutti: “che la situazione non fosse rosea era noto: l’albergo era stato ceduto alcuni mesi fa dagli ex proprietari (Capoberta Srl) ad una società immobiliare, ma è rimasto aperto fino alla scorsa settimana. La Fisascat Cisl milanese aveva scritto a Prefettura, Comune di Milano e Regione Lombardia per chiedere di aprire un confronto per governare la situazione. Confronto che non è ancora partito”.

All’asta l’hotel ristorante dove cucinava Bruno Barbieri All’asta l’hotel ristorante dove cucinava Bruno Barbieri

La scelta dell’azienda di ricorrere al Fondo di Integrazione Salariale non piace al sindacato: “è una scelta che respingiamo, perché non coerente con una chiusura definitiva dell’attività e dunque inadeguata a garantire le tutele previste dalla normativa in casi come questo”.

Continua il sindacato: “se si procedesse adesso ai licenziamenti i lavoratori potrebbero ricorrere alla Naspi e poi essere ricollocati nel settore ricettivo, come accaduto ad esempio nel caso della chiusura del Diana Majestic dello scorso anno. Così invece sono lasciati in un limbo”.

La peculiarità dell’hotel era quella di essere una struttura ad emissioni zero, a poteva contare su un orto interno, una vera rarità in centro a Milano, che permetteva di fornire direttamente la cucina con verdure fresche di stagione appena colte, cosa particolarmente gradita da Barbieri, tanto da preferirlo agli altri tre alberghi in gara nella seconda puntata della prima stagione di “4 Hotel”.