Chiude per Coronavirus “La Sonrisa di Sant’Antonio Abate”, il ristorante de Il boss delle Cerimonie

Chiuso per Coronavirus "La Sonrisa di Sant'Antonio Abate" (il ristorante nuziale de Il boss delle Cerimonie), noto per il programma di Real Time.

Chiude per Coronavirus “La Sonrisa di Sant’Antonio Abate”, il ristorante de Il boss delle Cerimonie

Chiuso per Coronavirus il ristorante La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, diventato celebre per la serie TV “Il boss delle cerimonie“. Dopo la recente notizia della chiusura dello storico programma trash dedicato ai matrimoni napoletani – poi smentita da Real Time – il superpop hotel – ristorante nuziale finisce di nuovo in cima alle cronache, questa volta per un piccolo focolaio di Coronavirus. Tre i casi accertati di contagi, tutti facenti parte dello staff del locale e tutti appartenenti alla stessa famiglia. Così, Ilaria Abbagnale, sindaca del comune in provincia di Napoli dove si trova la struttura, ha firmato la richiesta dell’Asl di chiudere

La Sonrisa in via precauzionale. Non solo: l’intera zona dove si trova la struttura diventa “zona rossa”, come si legge nell’ordinanza comunale seguita alla notifica di positività dei tre dipendenti de La Sonrisa. “Con decorrenza immediata”, si legge nell’ordinanza, “è disposta, fino al 25 agosto 2020, la chiusura delle strutture ricettive La Sonrisa e Hotel Villa Palmentiello, site nel territorio di Sant’Antonio Abate (Napoli), con obbligo di disinfezione e sanificazione di tutti i locali prima della riapertura”. “Ai cittadini aventi residenza, domicilio o dimora nella via Croce di Gragnano nel territorio di Sant’Antonio Abate è fatto obbligo di isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle dette abitazioni fino al 14 agosto 2020”.

Una misura preventiva – spiega il sindaco – per dare il tempo di procedere alla sanificazione dei locali e al controllo tramite tamponi di tutti i dipendenti e di chiunque abbia avuto contatto con loro. Nel frattempo sono scattate le procedure di avviso e di screening per tutti i clienti che hanno frequentato la struttura negli ultimi quindici giorni, per cui – si legge nell’ordinanza – “è fatto obbligo di isolamento domiciliare fiduciario fino al compimento di 14 giorni dalla data dell’evento”.
I tre contagiati sono stati trasportati all’ospedale Cotugno di Napoli e sono tutti in buone condizioni di salute.