Chivasso, bar negazionista: aperitivo “disobbediente” senza mascherina con 100 persone

A Chivasso il bar negazionista La Torteria ha organizzato un nuovo aperitivo "disobbediente" con cento persone senza mascherine. Il sindaco chiede al Prefetto di intervenire.

Chivasso, bar negazionista: aperitivo “disobbediente” senza mascherina con 100 persone

Fa di nuovo discutere a Chivasso il bar negazionista La Torteria: è stato nuovamente organizzato un aperitivo “disobbediente” a base di spritz con un centinaio di clienti senza mascherine. Ma il sindaco non ci sta e chiede al Prefetto di intervenire.

Questo locale è purtroppo diventato famoso a causa del fatto che Rosanna Spatari, la titolare, non vuole sottostare alle chiusure e restrizioni imposte dal Governo. Più e più volte le forze dell’ordine le hanno notificato verbali, multe e chiusure in quanto ha continuato ad aprire in barba alle norme anti Covid-19. Tuttavia la donna ha deciso di non rispettare le leggi imposte a causa della pandemia e anche sabato ha organizzato un bell’aperitivo.

Sul posto si sono presentati un centinaio di clienti negazionisti, tutti ovviamente sprovvisti di mascherina. Inoltre l’aperitivo è andato avanti oltre le 18, orario di chiusura previsto per tutti i locali. Carabinieri e Polizia erano presenti sul posto e hanno controllato l’iniziativa, ma non sono intervenuti.

Stanco della situazione, Claudio Castello, sindaco di Chivasso, ha deciso di scrivere direttamente a Claudio Palomba, il Prefetto di Torino. Il sindaco ha spiegato di aver più volte riferito della situazione al Prefetto: l’atteggiamento della Torteria di via Orti riveste forti preoccupazioni sia a livello di ordine pubblico che sanitario.

In settimana il sindaco ha parlato con i collaboratori del Prefetto per sollecitare un intervento, ma sabato 17 aprile al mattino, vicino alla Torteria, è comparso uno striscione di CasaPound con su scritto “Aprire senza condizioni”. Il sindaco ha sottolineato di averlo fatto subito rimuovere.

Ha poi spiegato al Prefetto che sui social circolavano informazioni in merito a un raduno di 200 persone intorno alle 18 al suddetto locale, per protestare contro le chiusure e le norme anti Covid. Il sindaco è preoccupato, anche perché tutti i giorni viene sollecitato di cittadini a porre fine a questa sfida allo Stato e alle regole di contenimento dei contagi.

Finora, nonostante le continue sanzioni, non è cambiato nulla e la titolare e i clienti privi di protezione continuano a farsi beffe di tutti, assembrandosi presso il locale. Per questo motivo il sindaco chiede al Prefetto di intervenire, in nome di coloro che le regole le stanno rispettando essendo consci del grave momento in cui stiamo vivendo.