Christian Louboutin investe negli alcolici, ma non nel vino

Christian Louboutin è diventato azionista di una maison situata nel distretto del Grande Champagne. Eppure non si parla di bollicine.

Christian Louboutin investe negli alcolici, ma non nel vino

C’è chi, a pensare di associare a un alcolico i tacchi a spillo di Christian Louboutin, potrebbe pensare allo Champagne. Fine, elegante, aristocratico il giusto. Ebbene: lo stilista nostro protagonista la pensa diversamente, a quanto pare. Niente vino, si investe in Cognac.

Suola rossa, tacchi a spillo e alambicco Chrantais. Louboutin, si legge su Decanter, ha acquistato una quota non rivelata (almeno fino a ora) di Ragnaud-Sabourin, celebre maison del distillato francese in questione. E non è solo: nella (nuova) compagine azionaria c’è anche Alexis Dyèvre, legato a Louboutin tramite il marchio di mobili di lusso Maison Gatti.

“Nuovo capitolo”, dice la maison: ecco cosa sappiamo

bisque cognac

Fondata nel 1850, Ragnaud-Sabourin produce Cognac da 35 ettari di vigneto nella Grande Champagne, considerata come una delle sottoregioni più prestigiose di questo particolare angolo di Francia. La maison – e qui citiamo direttamente – “perpetua la grande tradizione artigianale con un’incrollabile filosofia familiare” e “produce solo la migliore qualità in quantità limitate”.

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Louboutin potrebbe necessitare di meno introduzioni, in base alla formazione di chi ci legge. Ma tant’è: Christian Louboutin ha co-fondato l’omonimo marchio di moda nel 1991 e – qui il nodo – investe personalmente in progetti di conservazione come Les Jardins de Kerdalo in Bretagna, di cui è proprietario dal 2021. Un qualcuno a cui piace circondarsi del bello, insomma.

L’entusiasmo è comprensibilmente alto. “Siamo lieti di dare il benvenuto a Christian e Alexis insieme alla famiglia Ragnaud Sabourin”, ha dichiarato Marine Deschamps, managing partner della tenuta. “”Questa partnership segna l’inizio di un nuovo capitolo per la maison”. E fin qui. Ma quali sono gli obiettivi per il futuro?

Deschamps è comprensibilmente vaga, ma comunque eloquente: l’idea è di espandere “la nostra distribuzione internazionale e rafforzare la presenza in location prestigiose”. Insomma: questione di potenza di fuoco e di star power, com’è ovvio che sia. “Christian Louboutin riafferma il suo impegno per la tradizione artigianale francese e la conservazione di un’artigianalità eccezionale” si legge ancora in una nota stampa della tenuta. Questo “risuona con l’approccio di Ragnaud-Sabourin, in cui ogni Cognac viene invecchiato e assemblato come se fosse la creazione di un capolavoro unico”.