Cibo a domicilio al via in Piemonte, ma non a Torino

Pare che il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio consentirà il cibo d'asporto ovunque, tranne che nel capoluogo.

Cibo a domicilio al via in Piemonte, ma non a Torino

La Regione Piemonte sembra fare un passo indietro sul no al take away, ma il divieto di cibo d’asporto continuerà a valere invece per la città di Torino. Sembrerebbe essere questa la decisione definitiva del governatore Alberto Cirio dopo un confronto con le associazioni di categoria, che mette i puntini sulle “i” rispetto al via libera sul take away del presidente Giuseppe Conte.

Il premier, infatti, aveva detto in conferenza stampa che a partire dal 4 maggio i ristoranti italiani avrebbero potuto effettuare il servizio d’asporto. Una delle norme più attese di questo tiepido e molto graduale ritorno alla normalità, che avrebbe potuto dare un po’ di respiro ai ristoratori che, come dice il Fipe, sono una categoria al collasso.

Ma il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio aveva subito frenato gli entusiasmi, sostenendo che il territorio da lui governato non fosse ancora pronto per questo passo. In effetti i dati della regione del Nord non sono incoraggianti, con il contagio che sembra rallentare molto meno rispetto ad altre zone d’Italia. Oggi si chiarifica ulteriormente quella che – pare – sarà la decisione del presidente Cirio rispetto all’asporto: sì nel resto del Piemonte, ma non a Torino, dove l’apertura dei ristoranti al take away potrebbe partire invece il 9 maggio.