Cibo biologico: aumenta la superficie coltivata (+4,4%) ma diminuiscono gli acquisti (-4,6%)

Nel corso del 2021 il settore del cibo biologico ha conosciuto la sua prima contrazione sul piano della spesa alimentare (-4,6%).

Cibo biologico: aumenta la superficie coltivata (+4,4%) ma diminuiscono gli acquisti (-4,6%)

Il settore del cibo biologico conosce la sua prima ombra: stando al rapporto redatto dall’Ismea sulla base dei dati Sinab, infatti, sul fronte della spesa alimentare si è registrata per la prima volta una diminuzione degli acquisti di alimenti e bevande bio (-4,6%), con le previsioni per l’immediato futuro che non mostrano alcuna inversione di tendenza. Un calo che però viene accompagnato da un aumento della superficie coltivata complessiva (+4,4%) e degli operatori bio – più di 86 mila di cui 62 mila aziende agricole che di fatto fanno registrare una crescita del +5,4% sul 2020.

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Interessante notare, rimanendo nel contesto delle superfici coltivate secondo il metodo biologico, che le prime cinque Regioni rappresentino di fatto uno spaccato completo di tutto lo Stivale: abbiamo infatti la Sicilia, Puglia, Toscana, Calabria ed Emilia Romagna che di fatto portano alto il vessillo delle isole, del Sud, del Centro e anche delle regioni settentrionali; mentre in termini di incidenza più alta svettano Calabria, Toscana e Lazio. Ne consegue un quadro nazionale decisamente poco omogeneo, con territori che possono vantare crescite a ritmi notevolmente sostenuti (una su tutte la Campania, +55%) mentre altre che segnalano invece una diminuzione della propria superficie biologica (ed è il caso della Sicilia).

Tornando invece a considerare i consumi, dopo le ultime ottime performance, sostenute verosimilmente da una maggiore attenzione da parte delle famiglie italiane a trattare l’acquisto di alimenti genuini e salutari, nel corso del 2021 il valore complessivo della spesa si è contratto del 4,6% arenandosi così sui 3,38 miliardi di euro.