Cibo spazzatura: modifica il cervello istigandolo a chiedere più cibo

Secondo un esperimento condotto dal medico inglese Chris van Tulleken, il cibo spazzatura modifica il cervello spingendolo a chiedere più cibo anche quando si è già sazi.

Cibo spazzatura: modifica il cervello istigandolo a chiedere più cibo

Chiamatelo junk food o cibo spazzatura: stiamo parlando sempre della stessa cosa. È quel cibo poco salutare da fast food o fatto di merendine e affini che ha un alto contenuto calorico, ma basso apporto nutrizionale. Ebbene: un medico inglese ha rivelato che il cibo spazzatura inganna il cervello, istigandolo a chiedere più cibo quando si è già sazi.

Il medico inglese Chris van Tulleken ha deciso di provare su di sé cosa avrebbe comportato mangiare per un lungo periodo di tempo del junk food. Per un mese il medico ha adottato una dieta fatta per l’80% da cibo spazzatura. Nel contempo ha anche analizzato i cambiamenti subiti dal proprio corpo e cervello dal pungo di vista metabolico, biochimico e neurologico.

La BBC si è occupata, poi, di seguire questo esperimento, realizzando il documentario What Are We Feeding Our Kids? (lo trovate anche su YouTube sul profilo della BBC).

junk food

Se vi sembra eccessivo come esperimento, ebbene, pare che non sia così: nel Regno Unito una persona su cinque normalmente mangia in questo modo (non a caso proprio in Gran Bretagna è vietata la pubblicità del cibo spazzatura fino alle 21). Ma cosa è successo all’organismo del medico?

Già pochi giorni dopo l’inizio della dieta, ha cominciato ad avere degli attacchi di fame fulminei, quasi delle vere e proprie crisi di astinenza da cibo. In aggiunta è comparsa subito una grave forma di stipsi.

Arrivato alla fine del mese, il corpo di Chris era allo stremo: aveva preso 6,5 kg in soli 30 giorni, l’indice di massa grassa era aumentato del 2% e l’ormone della fame era aumentato del 30%.

I cambiamenti più sorprendenti, però, sono stati registrati a livello del cervello. La risonanza magnetica ha mostrato che, dopo un mese, alcune aree del cervello prima indipendenti avevano creato delle nuove connessioni, in particolare fra le aree che regolano il meccanismo della ricompensa e quelle deputate al controllo dei comportamenti ripetitivi automatici.

Questi collegamenti neoformati istigavano il cervello a chiedere cibo anche quando il corpo era ormai sazio, in modo da poter attivare il meccanismo della gratifica. Il che è la stessa cosa che succede con altre forme di dipendenza come il fumo, l’alcol e la droga.

In effetti il cibo industriale viene creato per essere maggiormente appetitoso, non certo per saziare, in modo che più mangi cibo spazzatura e più ne vuoi mangiare.

Secondo lo studio realizzato da questo medico, il cibo industriale contiene diverse sostanze chimiche i cui effetti, prese da sole o combinate variamente fra di esse, non sono ancora ben noti.