Cina: focolaio di influenza aviaria, uccisi 17.828 polli

In Cina è stato segnalato un focolaio di influenza aviaria vicino alla zona dove si è propagato il Coronavirus. Sono stati uccisi già 17.828 polli per sicurezza.

Cina: focolaio di influenza aviaria, uccisi 17.828 polli

In Cina è stato segnalato un nuovo focolaio di influenza aviaria: per questo motivo sono già stati uccisi 17.828 polli. Il fatto è che questo focolaio del virus H5N1 è scoppiato vicino alla zona di diffusione del Coronavirus, motivo per cui le autorità cinesi hanno cercato subito di arginare questa nuova infezione. Il distretto interessato è quello di Shuangqing della città di Shaoyang.

La fattoria in cui è stato scoperto il virus aveva 7.850 polli: di questi 4.500 sono morti a causa dell’influenza aviaria. Dopo che è arrivata la conferma del contagio, le autorità hanno abbattuto in via precauzionale quasi 20.000 polli. Tuttavia al momento non sono stati segnalati casi di contagio umano con il virus H5N1.

Il virus H5N1, responsabile dell’influenza aviaria, è stato scoperto per la prima volta nel 1996: tende a svilupparsi negli uccelli e causa una polmonite. Il contagio fra uomo e uomo è raro, ma alcuni casi sono stati registrati. La maggior parte dei contagi, tuttavia, è avvenuta a causa dello stretto contatto con polli e uccelli in generale.

Il problema è che il tasso di mortalità dell’influenza aviaria è molto più alto della SARS e del Coronavirus: se per questi due agenti virali si parla rispettivamente del 10% e del 2%, per l’H5N1 è del 50%. In effetti, fra il 2013 e il 2019, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato 861 contagi a livello mondiale, registrando 455 morti.