
Si chiama China Food Tech Hub ed è stata lanciata in Cina: si tratta di una piattaforma delle multinazionali food per soddisfare il mercato cinese in crescita.
Grazie a finanziamenti venture capital, la piattaforma raccoglie nomi come Cola-Cola, PepsiCo Greater China, Danone, General Mills, e altre. Lo scopo è soddisfare le nuove tendenze della domanda cinese tramite il monitoraggio di questa nuova piattaforma operativa. La domanda cinese è in crescita, e cresce anche l’esigenza e la volontà di stabilire criteri ancor più dettagliati in quanto a sicurezza alimentare: il nuovo obiettivo food safety è da perseguire entro il 2035, con norme più minuziose a livello mondiale.
la richiesta cresce e le aziende nazionali devo stare al passo. Un esempio? Nestlé China già collabora con Alibaba per rifornire i negozi con i prodotti per l’infanzia, superando la tradizionale catena distributiva che da questo punto di vista può considerarsi lenta e restrittiva.
Fonte: news.clal.it
“il nuovo obiettivo food safety è da perseguire entro il 2035, con norme più minuziose a livello mondiale” ma qualcuno ci crede davvero? Dietro a definizioni di questo tipo non c’è mai nulla di effettivo, ma solo la voglia di espandere i loro guadagni mascherandoli in maniera positiva.
La realtà è che queste aziende vendono schifezze da sempre, sono le principali responsabili dell’obesità e di altre patologie nel mondo, e la verità è che gran parte del mondo, soprattutto occidentale, mangia mediamente da schifo, affidandosi alla loro idea di “food safety”.