Cina, l’ultima frontiera della lotta alla plastica: pesci robot che se ne nutrono

Alcuni scienziati dell'Università di Sichuan, in Cina, hanno messo a punto un pesce robot che si "nutre" di plastica.

Cina, l’ultima frontiera della lotta alla plastica: pesci robot che se ne nutrono

Pesci robot che mangiano le microplastiche, ripulendo gli oceani del mondo restituendoceli puliti (e pronti a essere inquinati di nuovo): no, non è il racconto di un sogno di Sir David Attenborough, bensì di un’invenzione messa a punto da alcuni scienziati dell’Università di Sichuan, situata nel sud ovest della Cina. Morbidi al tatto e con una dimensione di appena 1,3 centimetri, questi pesciolini (robottini?) sono in grado di aspirare piccole quantità di plastica in acque poco profonde, ma il team mira a ottimizzarli in modo da consentire la raccolta anche nei corpi d’acqua più grandi.

Bicchieri plastica

Il robot viene “animato” da una luce che di fatto lo aiuta a sbattere le pinne e muovere il proprio corpo: gli scienziati hanno spiegato che si tratta di un accorgimento per poter manovrare con un certo grado di precisione nel caso in cui si trovasse in rotta di collisione con altri pesci o navi – anche se, come spiegano gli stessi ricercatori, nel caso in cui venisse mangiato (dopotutto il pesce grande mangia sempre quello piccolo) potrebbe essere digerito senza alcun danni per l’animale poiché realizzato in materiale biocompatibile. Il nostro protagonista è anche in grado di assorbire le sostanze inquinanti e di riprendersi anche quando è danneggiato. Può nuotare fino a 2,76 lunghezze del corpo al secondo, più velocemente della maggior parte dei robot di questa tipologia.

“Può essere utilizzato in molti modi, ad esempio in operazioni biomediche o pericolose” ha aggiunto Wang Yuyan, uno dei ricercatori che ha sviluppato il robot. “Una macchina così piccola può essere inserita all’interno del corpo per eliminare o individuare alcune malattie”.