Il ristorante di Claudio Amendola si chiamerà Frezza e, come si intuisce dal pay off – Cucina de Coccio – sarà naturalmente dedicato alla tradizione culinaria romana, e in particolare alla sua declinazione più godereccia. L’apertura è attesa per venerdì 25 novembre, nell’omonima via incastonata nel centro di Roma – una location scelta non certo per caso. Come spiega lo stesso celebre attore e regista, infatti, “Via della Frezza ha un enorme potenziale, era da tanto che io e i miei soci con cui gestisco un’attività fuori Roma, volevamo aprire un locale in centro per confrontarci con la realtà romana”.
Frezza a Roma: cosa possiamo aspettarci?
Il locale occuperà due ampie sale per un totale di 150 metri quadrati e ben cinquanta posti a sedere all’interno, a cui eventualmente possono essere aggiunti quelli all’esterno. L’anima del ristorante, ancora una volta, si rifà al concetto di romanità nella sua concezione più tradizionale: tavoli in marmo, panche in legno, piastrelle bianche, targhe e richiami alla cucina capitolina a decorare le pareti.
Un file di accoglienza e sana informalità che trova piena risonanza anche nel menu, creato da chef Davide Canetti: “Il menu di Frezza sarà un inno alla romanità, ai suoi piatti più classici e alla pizza romana” ha commentato a tal proposto lo stesso Amendola. E che inno: la Cucina de Coccio presenta piatti pregni di tradizione serviti, nel caso dei primi e dei secondi, nella terracotta; con antipasti come la Bruschetta Cicoria e Guanciale o la Burrata e i carciofi alla Cafona. Radici ben salde, naturalmente, anche per quanto riguarda i primi piatti: Tonnarelli Cacio e Pepe, Rigatoni all’amatriciana, Spaghetto fresco alla carbonara e Linguine alla Puttanesca. E i secondi? È presto detto – l’offerta spazia tra Polpettine al sugo, Involtini alla Romana, Pollo alla cacciatora e molto altro.
Le classiche ricette della Capitale, in altre parole, curati nella forma e nell’esecuzione dalla sapiente mano di Canetti e naturalmente valorizzati da un’ottima materia prima. Ricette che, tuttavia, non potrebbero non essere accompagnate da una altrettanto generosa carta dei vini: oltre cento referenze che rappresentano l’Italia dalle cime alpine all’assolata Sicilia, con un posto d’onore ovviamente riservato alle etichette laziali. Non manca anche una drink list per accompagnare l’aperitivo: qui è possibile trovare i grandi classici come lo Spritz, il Negroni, il Mojito e il Gin Tonic a cui, di fatto, sono stati aggiunti sei cocktail speciali creati ispirandosi alle bellezze della Capitale e ai suoi diversi quartieri: si va dal Tempio di Vesta, al Pantheon, passando per Il giardino degli aranci e Piazza Venezia.