Coca Cola è il primo brand di bevande a introdurre una tecnologia per ipovedenti

Coca Cola è diventato il primo brand di bevande ad aver introdotto nelle proprie confezioni una tecnologia per aiutare gli ipovedenti.

Coca Cola è il primo brand di bevande a introdurre una tecnologia per ipovedenti

Si chiamano NaviLens e fondamentalmente sono normali codici, scansionabili fino a quattro metri di distanza con la fotocamera di un qualsiasi telefono cellulare, che aiutano i consumatori non vedenti o ipovedenti: la Coca Cola è di tatto il primo brand di bevande del Regno Unito ad averli introdotti sulle proprie confezioni, con l’obiettivo per l’appunto di migliorare l’accessibilità ai propri prodotti. Si tratta, come vi abbiamo brevemente spiegato, di una tecnologia che ricorda molto la funzionalità dei codici QR, con la semplice (ma decisamente significativa) differenza che possono essere “letti” da un dispositivo tecnologico in una frazione del tempo e a una distanza ben più considerevole.

Un’idea per favorire l’accessibilità

Lattine-coca-cola-produzione

Una volta opportunatamente scansionati, il telefono è in grado di riprodurre le informazioni per l’utente, che può così comodamente consultarle dal proprio dispositivo. Stando a quanto lasciato trapelare, Coca Cola Europacific Partners (CCEP) ha incorporato la tecnologia nelle grandi confezioni multiple di lattine natalizie, con i codici stampati sugli esterni delle scatole in cartone.

“Le persone con problemi alla vista dovrebbero avere lo stesso accesso e la stessa possibilità di scelta di tutti gli altri, ma attualmente, informazioni importanti sugli imballaggi possono spesso essere in caratteri molto piccoli: una scelta che li rende molto difficili e in alcuni casi addirittura impossibili da leggere” ha commentato a tal proposito Marc Powell, Accessibility Innovation Lead del RNIB. “Una tecnologia come NaviLens è un punto di svolta e consente alle persone non vedenti e ipovedenti di accedere in modo indipendente alle informazioni chiave sulla confezione”.

“Questo progetto pilota con Coca Cola come anche i grandi marchi possano permettersi di mettere l‘accessibilità in prima linea nelle decisioni di design e packaging ed essere un vero catalizzatore per il cambiamento”, ha poi aggiunto. Un’opinione, quella espressa da Powell, che di fatto trova una piena risonanza anche nelle parole di Martin Attock, vicepresidente dello sviluppo commerciale presso CCEP GB: “Questa tecnologia può fare un’enorme differenza” ha commentato. “Nel Regno Unito ci sono attualmente ben due milioni di persone ipovedenti”.

Ehi, non ce la sentiamo di fare i guastafeste – l’iniziativa è decisamente lodevole, e può senza ombra di dubbio rivelarsi un valore aggiunto per chi ne ha effettivamente bisogno. In altre parole si tratta di una linea di branding decisamente virtuosa: il nostro augurio per l’anno a venire, tuttavia, è che ai piani alti di Coca Cola decidano anche di adottare una filosofia simile per quanto riguarda la produzione di plastica.