Consegna a domicilio consentita dal decreto, lo dice il FIPE

Il Fipe ne è certo: anche con l'ultimo decreto, resta salvo il servizio di consegna a domicilio per i ristoranti.

Consegna a domicilio consentita dal decreto, lo dice il FIPE

Il Fipe conferma che il nuovo decreto ministeriale per l’emergenza Coronavirus consente il proseguo dell’attività di consegna a domicilio. I dubbi c’erano, ma la Federazione Italiana Pubblici Esercizi pare essere molto chiara: “Il decreto firmato ieri pomeriggio dal Presidente del Consiglio” conferma che “il servizio di consegna a domicilio dei pasti provenienti dai ristoranti è consentito e prosegue regolarmente. Un aiuto per milioni di persone costrette in casa, in particolare per i più anziani che possono continuare a farsi consegnare cibi preparati nei loro ristoranti di fiducia”.

Insomma, i ristoratori possono continuare a portare avanti quelle attività che stanno in qualche modo permettendo loro di salvare il salvabile, e a chi è a casa di non rinunciare ad alcune “coccole” o anche, in alcuni casi, a procurarsi del cibo già pronto.

Non dimentichiamo infatti – come ha scritto stamattina lo chef José Andrés sul New York Times – che quello del delivery gastronomico è innanzitutto un servizio che può essere utile ai cittadini chiusi nelle loro case, prima ancora che una valvola di sfogo economica per attività in forte crisi.
“Come abbiamo sottolineato sin dal primo giorno – prosegue Fipe – è tuttavia indispensabile che questo servizio venga svolto nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza sia per i lavoratori coinvolti che per i consumatori”.