Con il passaggio della stragrande maggioranza dei supermercati a marchio Coop di Roma a Tigre aveva preso a serpeggiare, tra i circa 800 dipendenti interessati, il timore di ritrovarsi schiacciati dagli ingranaggi della trattativa e rimanere senza lavoro: nonostante l’accordo tra le parti avrebbe dovuto garantire la continuità occupazionale del personale, infatti, le due imprese interessante non si erano curate di rilasciare alcuna dichiarazione a riguardo, alimentando i dubbi dei lavoratori e innescando la protesta dei sindacati. Il braccio di ferro tra i rappresentanti del fronte sindacale e le aziende, tuttavia, si è infine concluso con il raggiungimento di un importante accordo volto a tutelare i dipendenti a rischio.
Coop a Roma: l’accordo per i lavoratori che passeranno a Tigre

Stando a quanto lasciato trapelare, l’accordo raggiunto tra le parti prevede la prosecuzione del rapporto di lavoro con mantenimento di qualifica, livello, scatti, anzianità convenzionale, retribuzione e condizione contrattuale individuale in termini di orario di lavoro e di condizione oraria settimanale, mensile e annuale degli impiegati in part time e dei lavoratori e lavoratrici impiegati negli appalti. È bene notare, per di più, che al momento del trasferimento i dipendenti di ogni punto vendita saranno mantenuti dalla società cessionaria Magazzini Gabrielli nello stesso supermercato di appartenenza.
Una concessione importante che dovrebbe contribuire a un passaggio di proprietà senza scossoni a livello occupazionale: i sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs, per di più, si sono premurati di sottolineare che è stato sottoscritto un secondo accordo che prevede che Magazzini Gabrielli si impegni a promuovere la cultura della legalità ponendo al centro i diritti dei lavoratori in materia di salute e sicurezza, formazione, agibilità sindacali, diritti del lavoro (oltre a mantenere, come già accennato, le condizioni contrattuali e retributive per tutti e 800 i dipendenti interessati).
Magazzini Gabrielli si occuperà inoltre di verificare la possibilità di aprire una sede amministrativa in quel di Roma, riconoscendo nel frattempo le agibilità sindacali anche nei punti vendita al di sotto dei 15 dipendenti e i rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza.